La Virtus incrocia Valerio Amoroso "Darò una mano dalla panchina"

Dopodomani sfida al Roseto dell’ex aquilotto: debilitato dopo un mese di Covid, supporterò i miei compagni

Valerio Amoroso

Valerio Amoroso

di Mario Pacetti

Dopodomani, al PalaRisorgimento in occasione di Rossella-Roseto, non ci sarà il tanto atteso duello tra i fratelli Amoroso. L’ ex aquilotto Valerio è stato inchiodato per un mese in casa dal Covid, che lo ha fiaccato molto più di quanto non sia successo al fratello Ciccio. Ha ripreso appena l’altroieri a frequentare la palestra e, nella migliore delle ipotesi, sarà a disposizione del suo coach nel turno successivo contro Fabriano. Per ora sta lavorando a parte, perché ha bisogno di training personalizzati.

Quindi non la vedremo domenica a Civitanova?

"No no, verrò eccome. Siederò in panchina e da lì mi darò da fare per incoraggiare i miei compagni di squadra. E poi mi fa piacere rivedere gli amici virtussini".

Che partita sarà?

"Mi aspetto un match impegnativo. Roseto non è nella miglior condizione perché il Covid, infettando me e i più giovani del roster, ha frenato anche noi. E la Rossella è una buona squadra come ha dimostrato anche a Teramo al cospetto di un team molto ben allenato, che a me piace assai. Ha tenuto botta fin quasi alla fine, pur dovendo rinunciare a un giocatore importante come Milani. Magari sarebbe pure riuscita a vincere se mio fratello non fosse arrivato cotto alle decisive battute finali. Più in generale, sono convinto che quest’anno la Virtus sorprenderà in positivo. L’ago della bilancia della sua stagione potrebbe essere Rocchi. Dal suo rendimento e dalle sue mani in attacco dipenderà il destino della squadra. Poi conosco bene l’energia di Vallasciani e Felicioni e il talento dei giocatori più esperti della rosa. E sono dell’idea che farà bene anche coach Mazzalupi".

E il Roseto?

"Non so se siamo più forti del Fabriano, che tutti danno favorito. Non l’ho mai visto giocare in questa stagione, ma è indubbiamente una gran bella squadra. Noi, come dicevo, dobbiamo migliorare tanto nel gioco collettivo. Domenica scorsa abbiamo sofferto con lo Jesi, che siamo riusciti a battere alla fine solo grazie all’intensità difensiva e al talento di 2-3 giocatori. In prospettiva sono fiducioso, perché i miei compagni sono davvero bravi".

Un pensiero per suo fratello?

"Mah gli voglio solo dire che, visto come è messo con i capelli sempre più radi, è ormai ora che faccia come Andreani: se li deve rasare a zero! E lo stesso discorso vale pure per il ds Mario Tessitore. Se ne debbono fare una ragione (Valerio ride, ndr) una volta per tutte, piaccia o no".