L’Alma vince una gara tirata per i capelli

Domato un Chieti che non riesce a farle del male: 4 vittorie di fila. Nappo espulso dopo il gesto sconsiderato sul mister avversario

L’Alma vince una gara tirata per i capelli

L’Alma vince una gara tirata per i capelli

Qualche ruggine successa all’andata (persa 2-0 dai granata) ha trasformato una gara da finale di stagione che contava poco o niente per entrambe le squadre, in un pomeriggio di reciproci scambi di accuse tra i due tecnici evidenziate in tutta la loro crudezza in sala stampa. La diatriba tutta verbale tra le due panchine si è estesa ai giocatori, alla mezzora del primo tempo: Nappo, colpito duro in uno scontro di gioco, prima di rientrare in campo, passando davanti alla panchina avversaria, strattonava per i capelli l’allenatore Chianese, finendo per rimediare il rosso diretto. Un gesto sconsiderato, frutto della tensione che forse si viveva da quelle parti.

Con un’ora davanti da affrontare in inferiorità numerica, ogni proposito di bel gioco per l’Alma è andato inevitabilmente a farsi benedire e quei ragazzi come Carrà, Serges e Zingaretti (in panca erano rimasti Nappello e Zanni, out invece Drolé) ai quali mister Mosconi aveva regalato loro una "chance" per dimostrare il proprio valore, si sono dovuti sacrificare in una partita di puro contenimento che purtroppo ha finito per mortificare le loro qualità. Peccato per l’occasione persa!

Buttato dunque il match nel cestino della spazzatura, tutto l’interesse del pubblico si è quindi riversato nel vedere l’assoluta incapacità del Chieti di riuscire a perforare una organizzatissima difesa granata.

Schiaroli, Bonacchi, Severini hanno resistito ad oltranza. Quando poi al 29’ della ripresa lo stesso Severini, arpionando un pallone vagante in area avversaria proveniente da una rimessa laterale, ha battuto di sinistro il portiere Vitiello, l’eccitazione dei tifosi fanesi è salita alle stelle. Esaltata per di più nei minuti finali ogni qual volta i teatini mancavano di centrare la porta difesa dal bravo Tommasino che mai ha corso seri pericoli.

Nella ripresa gli ospiti hanno fatto davvero poco: al 2’ una girata di D’Innocenzo sopra la traversa e al 42’ una girata di testa di Barbetta a lato; così sul taccuino restano le occasioni del Fano quando si era in parità numerica. Il match winner Severini, infatti, ci aveva provato all’inizio, all’11’ su traversone di Zingaretti col tiro bloccato dal portiere e al 36’ direttamente su punizione con Vitiello attento a tuffarsi. Poi al 46’ Carrà si era involato sulla destra per servire al centro Serges anticipato da Salto che spediva in angolo.

Vittoria inutile per il Fano per salire più in alto nella griglia playoff a causa del contemporaneo successo del Trastevere, ma è pur sempre la quarta consecutiva.

Condita da quella bella dimostrazione di unità e compattezza da parte del gruppo, che ha giostrato secondo il "credo" predicato da mister Mosconi, che serviva per salutare l’ultima in casa di questo campionato.

Silvano Clappis