
Reggiana e Ascoli torneranno a sfidarsi, a distanza di due anni, con l’appuntamento che segnerà la ripresa del cammino e l’esordio di Castori nella sua seconda avventura alla guida del Picchio (sabato 25 ore 14 Mapei Stadium). La tana dei granata costituisce un vero e proprio tabù da sfatare visti i precedenti legati ad un passato che in B non ha mai permesso finora all’Ascoli di vincere. Quello in calendario di fatto sarà il sesto confronto in questa categoria. Il bilancio è di due vittorie degli emiliani e tre pareggi. Uno di questi pari regalò l’ultima promozione in massima serie dell’era Rozzi. Era domenica 16 giugno 1991 quando al ‘Mirabello’ l’Ascoli di Sonetti (il tecnico definì quel match una "partita drammatica") fu chiamato a centrare un risultato utile per staccare l’ultimo pass per il paradiso. Piazzamento conteso fino all’ultimo con il Padova. Il caldissimo pomeriggio, sconsigliato ai deboli di cuore, vide in Emilia un esodo di massa senza precedenti da parte del popolo bianconero. Tutti i presenti rivolsero un occhio al campo e l’orecchio alla radiolina per seguire quanto sarebbe accaduto contemporaneamente a Lucca dove erano impegnati i veneti. La gara del Picchio fu un’altalena di emozioni contrastanti. Inizio da incubo con il doppio vantaggio reggiano prodotto da Melchiori e Brandani. In chiusura di primo tempo però l’Ascoli reagì con decisione rimettendo tutto in parità. Prima Cvetkovic poi Pergolizzi ammutolirono il pubblico di casa. Nella ripresa le due squadre, nonostante la stanchezza, decisero di non deporre mai le armi. Nel frattempo Lucchese e Padova erano sul momentaneo 1-1, risultato che avrebbe portato allo spareggio con il Picchio dato il raggiungimento di 42 punti da parte di entrambe. Il terribile colpo di scena arrivò a meno di dieci minuti dal termine con il nuovo vantaggio della Reggiana ancora siglato da Melchiori. Di fronte al nuovo sorpasso Rozzi si alzò dalla panchina e lasciò lo stadio. Sogni infranti? Assolutamente no. Esattamente due minuti dopo una percussione di Aloisi portò al rigore col quale Casagrande, alla sua ultima in bianconero, fece 3-3 mantenendo la promessa di riportare l’Ascoli dove l’aveva trovato. Ovvero in A. Il popolo ascolano e la città esplosero all’89’ col 2-1 messo a segno dalla Lucchese al Padova che vide i biancoscudati scendere a quota 41, quindi un punto dietro. Lo stesso presidentissimo Rozzi fu avvisato dell’epilogo felice e fece inversione di marcia quando ormai si trovava al casello intento a riprendere sconsolato la strada di casa. Dopo il successo granata per 1-0 (gol dell’ex Ardemagni) nella gara del 14 febbraio 2021, il Picchio stavolta è pronto per scrivere una nuova pagina di questo capitolo.
Massimiliano Mariotti