
Massimo Paci è un habitué degli stadi di Serie C, in attesa ovviamente di sistemazione ma, come lui stesso dice, con "una certa dose di calma dopo aver avuto un paio di colloqui". Le ultime esperienze con Pordenone e Pro Vercelli non sono state gratificanti, ma il tecnico fermano, che ha trascorso una vita sui campi professionistici, non è tipo da demoralizzarsi: "tutto contribuisce ad aumentare gli anticorpi: importante è credere in se stessi e aggiornarsi".
Lunedì era in tribuna al Tubaldi per il 2-2 con il Sestri: che giudizio può dare dopo un match che al suo interno ha vissuto molteplici fasi?
"La Recanatese ormai la conosco bene: è una squadra quadrata, ottimamente costruita ed organizzata. Oltretutto è guidata in modo impeccabile. Il 2-0 per molti aspetti è un risultato un po’ pericoloso: lì forse c’è stato il demerito di allentare un po’ la presa ed abbassare il livello di gioco. Comunque meriti agli avversari perché, alla resa dei conti, poteva finire in tutti i modi".
In ogni caso 18 punti nel carniere in 12 partite: quant’è sorprendente questo bottino?
"Può destare meraviglia se consideriamo le solite valutazioni fatte ad inizio della stagione, ma per ora è tutto meritato. Di coppie come Sbaffo-Melchiorri se ne vedono poche in categoria e Senigagliesi è un giocatore pronto anche per la B. Mi pare comunque che è tutto l’organico che sta trovando il giusto equilibrio, anche con riferimento ai più giovani".
Se dobbiamo trovare un limite è forse a centrocampo, almeno numericamente, tanto che Pagliari con i liguri ha ricollocato Carpani come centrale e non a caso si sono corsi meno rischi?
"Forse è il reparto che soffre un po’ di più, in attesa del recupero di Gomez. Tutto rientra nella normalità nel senso che con il budget che il direttore dispone si possono fare miracoli, ma sino ad un certo punto".
Lei segue un po’ tutti i gironi e condivide l’opinione che quest’anno il girone B sia il più qualitativo?
"Assolutamente sì: è un raggruppamento davvero difficile dove è essenziale fare punti nella parte iniziale della stagione per attenuare meglio i contraccolpi dei momenti di difficoltà che nel contesto di 38 partite sono quasi inevitabili. È semplice dire che è necessario non abbassare mai la guardia, ma in concreto è più complesso. Occhio comunque al mercato di gennaio che è determinante e potrebbe rimescolare le carte".
In concreto, visto che siamo a un terzo del campionato, quale potrebbe essere la collocazione della Recanatese?
"Non vedo la squadra impelagata nella lotta per la salvezza: mi sembra che sia un gradino al di sopra anche se nelle dichiarazioni si mettono nel mirino i 40 punti. I valori sono però superiori rispetto a molte concorrenti. Giusto pensare partita per partita e concentrarsi sul prossimo avversario, ma penso che si possa puntare al decimo posto e dunque ai playoff".
Andrea Verdolini