L’impresa di Canesin alla Cluentina "Ritrovato il gusto di attaccare"

L’allenatore commenta la salvezza diretta "Il futuro? Ho bisogno di relax, non ho parlato col presidente".

Il riposo dopo l’impresa. Il nome di Pietro Canesin era già scolpito nella storia della Cluentina in quanto allenatore della prima ascesa in Promozione. L’anno scorso aveva aggiunto un nuovo capitolo con il 10° posto, tanta roba considerando che il club era matricola e adesso si è ripetuto, chiudendo 11° (da classifica avulsa) e salvando di nuovo i piediripensi. Dimessosi a febbraio, il tecnico maceratese è stato richiamato ad aprile quando la squadra avrebbe avuto un mese intero senza partite e, nel momento più complicato tra classifica deficitaria, infortuni e un calendario da brividi, Canesin ha condotto la squadra fuori dai playout. "In queste 5 partite – dice – ci sono stati i miei 5 anni alla Cluentina, specie per senso di appartenenza e spirito di gruppo. Ho utilizzato 23 calciatori e abbiamo pure segnato 10 reti (e la differenza reti ha condannato il Monticelli ndc) ritrovando il gusto di attaccare, giocando con coraggio e non era scontato. Potevamo seguire la linea dei piccoli passi dato che dovevamo salvarci".

Quest’anno salvezza pure più difficile?

"Beh l’anno passato tutto è stato nuovo, entusiasmante. Sì i risultati erano stati migliori mentre ora dovevamo fare lo sprint senza i centrali titolari e dovendo affrontare Aurora, Civitanovese, Casette, Monterubbianese e Centobuchi…però ritengo che dovevamo fare meglio".

In che senso?

"Sono felice per il risultato ma io devo valutare il mio percorso. C’è stata una crescita costante negli anni e stavolta un passo indietro".

I fatti dicono che lei è l’uomo giusto per questo club. Il rapporto continuerà?

"Il presidente Marcolini mi ha fatto qualche battuta però ancora non ci siamo parlati. Un anno fa abbiamo terminato di sabato e il lunedì ero già nel suo ufficio, stavolta ho bisogno di relax e fermarmi un attimo".

Andrea Scoppa

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