
Giampiero Freddi, il responsabile tecnico della Lube Academy, fa il punto alla fine della stagione
Con la doppietta dell’Under14, campione regionale e campione d’Italia - anche se curiosamente vincendo prima la finale nazionale e poi quella marchigiana - si è chiusa la stagione agonistica del settore giovanile della Lube. Proprio dei risultati conseguiti dai gruppi dell’Academy biancorossa, ma soprattutto delle prospettive e degli obiettivi del vivaio, abbiamo parlato con Giampiero Freddi, il responsabile tecnico.
Freddi, in vacanza con un titolo nazionale ed anche il terzo posto dell’Under15: un bottino che vi gratifica?
"Abbastanza, perché erano tre anni che non conquistavamo uno scudetto (2022 Under15 ndc), inoltre siamo stati l’unico club a sconfiggere i Diavoli Rosa di Brugherio che hanno conquistato tutto il resto, Under15, Under17, Under19 e Junior League. L’anno scorso avevamo colto due secondi posti sempre con Under14 e Under15".
I baby da anni regalano successi, mancano le formazioni di età maggiore?
"In effetti anche l’anno scorso eravamo stati più performanti, giungendo quarti ad esempio con l’Under17, mentre quest’anno con quel team abbiamo chiuso al 14° posto. E’ vero che il gruppo era composto da ragazzi di età inferiore, però la sconfitta con Trento ci ha troppo disuniti".
Oltre a quello riservato ai "grandi", c’è stato un taglio del budget anche per l’Academy?
"E’ stata fatta una ottimizzazione della gestione dei costi. La politica più oculata sulla Prima squadra naturalmente a cascata vale anche per il vivaio".
Al di là dei risultati, è ovvio che in un settore giovanile conta altro, ossia formare talenti che possano finire in Prima Squadra. Questo ultimamente non sta accadendo nonostante il progetto di ringiovanimento della Lube. Perché?
"Se pensiamo che Brugherio, quindi Monza, ha un bacino d’utenza dieci volte il nostro, si può capire che stiamo facendo miracoli, in percentuale abbiamo un minore materiale umano. Inoltre nelle Marche ci sono altre società che lavorano bene nella pallavolo e magari si tengono stretti i loro talenti. Quest’anno in Prima squadra ci sarà un 2007 francese, vero, ma uno schiacciatore alto 2,04, un bestione come Duflos-Rossi, è qualcosa di raro".
Comunque ce ne sono in giro di prodotti del vivaio biancorosso…
"Sì, solo in SuperLega possiamo citare Diamantini, Vitelli, Recine o Pesaresi, sa che proprio io allenavo Recine quando disputò la Boy League?".
Diversi militano in A2, potrebbero aprirsi anche per loro le porte della SuperLega?
"Ce ne sono parecchi è vero, cito chi sta a Macerata come Ambrose, Fabi, Talevi, Dolcini che è un 2007, ancora Penna o Iurisci che sono approdati rispettivamente a Cantù e a Sorrento. Diversi di loro hanno talento e altezza per arrivare in A1, ma poi dipende anche dal carattere e altre doti".
Andrea Scoppa
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