"Ha fatto la differenza il ricordo di una piazza come Macerata". Il centrocampista Paolo Tortelli, 26 anni, spiega cosa l’ha spinto a indossare di nuovo il biancorosso dopo la stagione 2014-15. "E poi – aggiunge l’ex giocatore del Tolentino – ho la possibilità di lavorare con un allenatore esperto e bravo come Guido Di Fabio, mi hanno colpito la professionalità della dirigenza e l’entusiasmo del diesse Sfredda". Ma c’è anche dell’altro, a partire dagli obiettivi coltivati dalla società. "Macerata è una piazza esigente e giustamente pretende, qui si vuole disputare un torneo importante. La rosa ovviamente è ancora da completare, però di certo ci saranno giocatori di valore". Uno è arrivato, come Massimo Loviso. "Da appassionato di calcio lo ricordo sulle figurine. È un onore giocare al suo fianco e sarò come una spugna per apprendere il meglio da lui". Tra l’altro l’ha affrontato da avversario. "Vero. Contro di lui ho cercato di stargli il più vicino possibile perché gli è sufficiente un metro di spazio per essere pericolosissimo. Io sono un centrocampista che predilige la quantità e amo inserirmi in area". Tortelli, laureato in Economia aziendale a Macerata, ha vinto con il Tolentino quattro anni fa l’Eccellenza. "È un campionato difficile e quest’anno lo sarà ancora di più essendoci al via tante formazioni ben attrezzate. È un campionato che richiede agonismo, ma ci sono anche bei campi dove è possibile sviluppare manovre efficaci". Al via non mancheranno le formazioni di valore e le prime mosse di mercato hanno mostrato le ambizioni di alcune società. "L’acquisto di Minnozzi chiarisce quali sono le ambizioni dell’Atletico Ascoli, poi si stanno muovendo bene Jesina e Valdichienti Ponte".