Maraia: "Serve più ‘cattiveria’ per vincere"

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La più opaca Lucchese di questo inizio di stagione non è andata al di là dello 0 a 0 sul terreno di una Recanatese modesta sul piano tecnico, ma, sicuramente, molto più aggressiva dei rossoneri che hanno disputato un primo tempo indecifrabile. A salvarsi da un grigiore generalizzato sono stati Cucchietti, Benassai, Tiritiello per la difesa e Tumbarello per il centrocampo. Tutti gli altri, a vario titolo, più o meno insufficienti.

I rossoneri avrebbero dovuto adattarsi al tipo di partita frammentato, più battagliato che giocato, ad una gara dove bisognava usare di più la sciabola piuttosto che il fioretto. Comunque un punto che serve a smuovere la classifica.

Questo il commento a fine gara dell’allenatore Maraia (foto). "E’ stata una partita difficile, complicata – ha sottolineato il trainer – e noi non siamo stati bravi a giocarla. Per vincere questo tipo di gare servono altre cose. Alcuni elementi della nostra “rosa” non sono abituati; non hanno le caratteristiche che servono per giocare partite del genere, cioè poco… pulite e precise. Ed è sotto questo aspetto che dobbiamo migliorare. Dobbiamo essere bravi a fare cose per le quali non siamo abituati".

Dopo un primo tempo troppo sotto tono, la squadra è stata un po’ più propositiva, nel secondo, ma non è stato sufficiente per vincere, anche se, nel finale, ha sfiorato il bersaglio, con quel colpo di testa di Ravasio. "E’ vero – ha concluso Maraia- pur nelle difficoltà che ci ha creato l’avversario, i ragazzi ci hanno provato fino alla fine, magari senza quel briciolo di “cattiveria” che serviva. Comunque abbiamo creato meno del solito sulla trequarti e dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, perché è quello che può fare la differenza".

A fine partita la squadra è rimasta nelle Marche, perché, mercoledì, c’è l’impegno di Pesaro, contro una Vis che ha rimediato una pesante sconfitta a Rimini.

Emiliano Pellegrini