di Lorenzo Monachesi
Domenica alle 17.30 ci sarà la Samb all’Helvia Recina nella prima gara dei playoff di serie C. In campionato la squadra di Colavitto ha battuto entrambe le volte i rossoblù, ma nei playoff si azzera tutto anche se i biancorossi hanno il vantaggio di avere a disposizione al termine di 90 minuti due risultati su tre per passare il turno. All’appuntamento arrivano due squadre che stanno vivendo differenti situazioni. "In effetti – spiega Massimiliano Fanesi, ex giocatore di diverse squadre professionistiche che segue il girone B della serie C – gli stimoli possono essere differenti: da una parte c’è l’entusiasmo dell’ambiente Matelica e dall’altra parte si sta vivendo un periodo di tensione e forti aspettative per il fallimento pilotato". Una gara secca deciderà chi andrà avanti tra Matelica e Samb. "Non mancano alle due formazioni quei giocatori in grado di rompere gli equilibri: penso a Volpicelli, Balestrero e Leonetti per il Matelica, a Lescano, Angiulli e Botta alla Samb". Volpicelli ha chiuso la stagione con 14 centri. "Non mi sorprende. L’ho visto giocare con la maglia della Samb e mi è subito piaciuto perché ha caratteristiche importanti: è alto, forte tecnicamente e abile nello stretto. Si tratta di un giocatore che può fare molto bene e che da tempo è una certezza". La situazione che sta vivendo la Samb potrebbe avere ripercussioni sulla squadra? "I giocatori hanno dimostrato più di una volta una grande professionalità, a Padova hanno giocato con sacrificio e aggressività creando problemi ai veneti". Fanesi conosce bene Colavitto per averci giocato assieme ad Avellino, per cui sa come il tecnico del Matelica vive e si prepara per gare così importanti. "Lavorerà sui particolari, non farà abbassare la concentrazione ai giocatori tenendo alte le motivazioni, curerà la concentrazione mentale - conclude – che fa la differenza assieme a quella fisica". Per il Matelica i playoff costituiscono un traguardo straordinario. "Ho ricevuto – dice Roberta Nocelli, dg del Matelica – tantissimi attestati di stima e complimenti da molte realtà del calcio, ringrazio tutti con il cuore. Di ‘grazie’ ne ho distribuiti a volontà nel corso del campionato, oggi ne dedico uno speciale a Micciola e a Colavitto. Nel calcio spesso si incontrano bravi direttori e bravi allenatori, meno spesso capita di avere anche grandi uomini. Noi invece li abbiamo fatti salire sul nostro treno e loro non hanno mai deragliato, anzi ci hanno portato in stazione sani, salvi e pronti per nuove sfide. Ora il destino è nelle nostre mani, nei piedi dei nostri ragazzi, ma soprattutto deve essere nella loro testa".