Pagliari: "Non partiamo sconfitti con nessuno"

L’allenatore della Recanatese: abbiamo voglia di stupire, non vedo squadroni imbattibili. Ai miei dirò che gioca chi sta meglio

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di Andrea Verdolini

Giovanni Pagliari sta per iniziare, facendo una botta di conti, il suo 35esimo ritiro della sua onoratissima carriera di giocatore prima ed allenatore poi. A certe situazioni insomma ci ha fatto il callo e il tema del suo primo discorsetto alla truppa è già definito: "I ragazzi che erano con me lo sanno già. Se gioca uno al posto di un altro è solo ed esclusivamente perché, in quel frangente, sta meglio. Nessuna preferenza e nessuna preclusione…". Tantomeno, aggiungiamo noi, quelle relative all’età e questo vale sia per i giovani che per i più attempati come hanno chiaramente dimostrato certe scelte effettuate la scorsa stagione. Qualche volto nuovo ma le premesse sono quelle consolidate: lo spirito e la coesione del gruppo: "Assolutamente. È un collettivo che ha dimostrato di saper stare bene insieme ed è fondamentale salvaguardare questo ambiente. Anche le scelte che insieme a Cianni abbiamo operato tendevano verso questo aspetto, ossia considerare non solo il lato tecnico ma anche quello umano, affinché non ci siano scossoni ed i nuovi possano integrarsi alla perfezione nei nostri meccanismi e mi sento di poter scommettere sui calciatori che sono arrivati. Poi è chiaro che non facciamo i boy scout e giochiamo al calcio".

Anzi forse qualche scelta si è indirizzata proprio in tal senso…

"Non posso nasconderlo, ma non si tratta tanto di ruoli predefiniti, perché di scontato non c’è nulla quanto che ognuno è serenamente consapevole dello spazio che ha e di quello che concretamente potrebbe guadagnare con il lavoro ed i sacrifici".

Il riferimento, non esplicito, potrebbe adattarsi al reparto difensivo dove alle colonne Pacciardi e Ferrante si affiancano Tafa e Marafini più un robusto pacchetto di under sulle corsie esterne. Nessuna gerarchia intoccabile, ma una sana concorrenzialità "Non entro nei termini: mi interessa un gruppo coeso e forte, perché così si superano gli ostacoli che inevitabilmente troveremo di fronte".

Ha dato invece un’occhiata alle altre compagini del girone?

"Mi pare di non vedere squadroni imbattibili come potevano essere Modena e Reggiana l’anno scorso. Sono convinto che faremo bene e che non partiamo battuti con nessuno. Dico che non ci poniamo nemmeno obiettivi e non parlo di salvezze dirette o tramite i playout. Giochiamo partita per partita dando il massimo delle nostre possibilità e tireremo le somme. Un’incognita, non lo nascondo, è che per qualcuno la Serie C è una novità praticamente assoluta, ma non crediate che ci sia un abisso con le avversarie che incontravamo l’anno scorso".

Voglia di stupire?

"E perché no… in fondo a pensarci bene a luglio 2021 chi poteva pensare che avremmo stravinto non solo il campionato ma anche il titolo italiano?".