Palas pieno, ma solo nei playoff Lube, la media spettatori è di 2.625

I dati più bassi sono arrivati in Champions contro Benfica e Roeselare. Cinque i sold out, nel 2019 furono tre

di Andrea Scoppa

A fine stagione si tirano sempre le somme e come tradizione il Carlino ha fatto i conti alla Lube. O meglio ha conteggiato le presenze di tifosi all’Eurosuole Forum in questi otto mesi di incontri, 48 gare in totale e 24 giocate proprio a Civitanova. Più volte all’interno della regular season si erano evidenziati i sorprendenti spazi vuoti, poi invece nei playoff gli ultras di ’Lube Nel Cuore’ hanno guidato un palas sempre più pieno e dall’atmosfera esaltante. Ma veniamo ai numeri, raccolti dal sito LegaVolley (ci sono discrepanze con i dati che aveva fornito la Lube, a volte per eccesso a volte per difetto), ebbene la squadra di coach Gianlorenzo Blengini è stata seguita da 63.013 spettatori, con un media gara pari a 2.625. Numeri buoni, ma si era abituati decisamente meglio. Fare un confronto con le stagioni più recenti non si può, perché nella stagione 2019-20 la pandemia interruppe tutto, l’anno dopo si giocò praticamente senza pubblico e in parte del 2021-2022 vigevano le limitazioni alla capienza. Bisogna pertanto andare a ritroso fino al 2018-2019, culminato con i trionfi scudetto e Champions. La Lube allora ebbe 79.433 tifosi con una media ben più alta, per la precisione di 3.309 a gara. Nella stagione precedente invece erano stati 71.553 con una media di 2.901. Per la cronaca il primato resta quello stabilito nella stagione 2016-2017, chiusa a quota 81.675 spettatori ed una media di 3.400 spettatori, mentre erano stati circa 3mila ad incontro nel 2015-2016, prima avventura interamente vissuta nella nuova casa di Civitanova. Perché questo attuale calo? Premesso che ha riguardato varie piazze, complice probabilmente una regular season svuotata di motivazioni e premi, le ragioni se le stanno chiedendo anche i dirigenti Lube e potrebbero essere molteplici. Ad esempio una certa disabitudine dopo il lockdown; i rincari delle bollette (non il prezzo dei biglietti che non è stato ritoccato e rimane basso rispetto alla concorrenza); gli orari scomodi perché la Lube ha giocato di domenica alle 15.30 o alle 20.30 e anche di mercoledì sera. Di certo le partite infrasettimanali non attirano, sia di regular season che di Champions, non a caso i due dati più bassi sono stati i 1.321 spettatori col Benfica e i 1.467 con il Roeselare. Vero pure però che, contro l’Halkbank nel ritorno dei quarti, c’erano 3.325 presenze, segnale che, come detto dal vice presidente Albino Massaccesi, il tifoso biancorosso è di bocca buona. Forse l’appassionato medio ha sminuito il valore del ringiovanito gruppo e ha sbagliato, "accorgendosene" nei playoff quando (dopo i 1.843 spettatori di gara1 dei quarti, dato più basso di playoff da quando si è Civitanova col 100% di capienza), c’è stato un boom. Addirittura 5 sold out, gli ultimi quattro consecutivi. Per intenderci nel 2019, nei playoff, erano stati solo 3. Si deve ripartire dalla fine, da questo ritrovato entusiasmo e non si dovrà disperderlo. E magari i supporters potrebbero decire di fare più abbonamenti, così da non dover fare file (per semifinali e finali) e soprattutto non rattristarsi per non aver potuto godere dello spettacolo dei match clou dal vivo.

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