Recanatese a caccia di gol "Melchiorri, altra categoria"

La società attende di conoscere se il giocatore può rimanere ad Ancona. L’opinione dell’ex attaccante Zandegù: "Lui e Sbaffo si completerebbero".

Sbaffo-Melchiorri: su questo possibile binomio offensivo della prossima Recanatese si stanno facendo tanti discorsi e mille congetture. Le trattative, come previsto, sono in stand-by attendendo quelli che saranno gli sviluppi ad Ancona dove la permanenza di Donadel sulla panchina è probabile ma non del tutto certa. Su quelle che possono essere invece le implicazioni tecniche abbiamo chiesto lumi a chi, di attaccanti di "C", se ne intende ossia Maurizio Zandegù che in questa categoria ha un personalissimo score di 66 reti realizzate.

Come si andrebbero a "conciliare" una punta di razza come Melchiorri con un trequartista come il Capitano giallorosso che tuttavia ha messo a segno 14 gol nella stagione appena conclusa?

"Partiamo dal fatto che Sbaffo, a 32 anni, ha raggiunto uno standard di rendimento che forse non ha mai toccato. Io lo conosco dai tempi del Chievo ed ora, specialmente a livello mentale, ha davvero la statura di un leader. Melchiorri ha qualche anno in più e sa di non essere estremamente rapido: ha invece una capacità unica di posizionarsi con il corpo per acquisire posizioni di vantaggio e dunque i due possono completarsi a vicenda nell’ambito dei loro rispettivi ruoli. Pagliari poi è un allenatore esperto, capace ed insieme al suo staff avrà senz’altro fatto queste ed altre valutazioni".

Sarebbe forse fondamentale avere due esterni rapidi e magari anche giovani.

"Lo credo anch’io e penso anche che Melchiorri debba essere utilizzato non dico con parsimonia, ma sicuramente con sapienza anche in vista di un campionato che sembra presentarsi ancora più competitivo e quindi ancora più intenso pur con i tanti punti interrogativi che, al momento abbiamo, vedi il caso del Siena".

L’impatto del giocatore nella Dorica a gennaio fu addirittura devastante.

"Quell’Ancona viveva anche un momento delicato con Di Massimo che stentava e soprattutto per effetto dell’infortunio a Spagnoli. Federico credo che sia stato fortemente condizionato dal problema al gomito accusato con il Cesena: quando poi ti fermi per 15-20 giorni è normale che fai fatica a riprendere. Le sue doti sono di altra categoria e vanno preservate come risorse preziose. Non da ultimo è un ottimo ragazzo e per gli equilibri dello spogliatoio è un aspetto essenziale".

Ragatzu, Corazza, Santini, Capello, Nicastro, Paloschi, lo stesso Sbaffo: insomma a parte Shpendi del Cesena e Pellegrini della Reggiana in C è sempre l’esperienza ad essere protagonista nella classifica dei cannonieri.

"Vero, anche se i due nomi di giovani fatti sono molto promettenti. In realtà ci accomuna la predilezione per un altro nome (Alessandro Arena del Gubbio ndr) ma credo che sia fuori portata per tutti".

Come si profila quindi la Recanatese che verrà?

"Intanto è una società sana, molto bene organizzata ed in questa categoria sta diventando una rarità purtroppo. Le premesse sono buone ma attenzione perché il secondo anno, in genere è sempre particolarmente delicato".

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