Recanatese, così si lavora "Fatte scelte intelligenti"

Il tecnico fermano Paci, ex Pro Vercelli, si complimenta con i leopardiani: "Alfieri profilo interessante. Un plauso a Pagliari e al club per la fiducia".

di Andrea Verdolini

Gli allenatori, in linea generale, hanno vissuto sicuramente giorni migliori e tra i tanti ad avere testato sulla propria pelle questo momento non particolarmente propizio per la categoria, c’è anche Massimo Paci, 45enne fermano, che dopo aver guidato in serie B il Pordenone per appena due giornate nella scorsa stagione, a febbraio è stato esonerato dalla Pro Vercelli (girone A) nonostante la dignitosissima posizione di classifica: "La nostra professione sta cambiando e non del tutto in meglio. Dopo un paio di pareggi e una sconfitta si rischia di essere mandati a casa e purtroppo stiamo diventando, più che mai, l’anello debole della catena. In Piemonte credo che sia stato fatto un buon lavoro visto che nel girone A abbiamo sempre occupato una posizione di classifica all’interno della zona playoff. La cessione di Della Morte (con 9 reti realizzate in 23 partite, ndr) al Vicenza ha scombussolato le carte in tavola, ma in fondo è stata comunque una bella esperienza".

Dopo la separazione forzata lei ha frequentato vari campi del girone B. Quanto, a suo avviso, è stato sorprendente il cammino della Recanatese?

"E’ stato fatto un grande lavoro, frutto in primis, di scelte intelligenti. Con un budget ridotto era fatale qualche difficoltà all’inizio, ma la società ha sostenuto il suo allenatore e ricordo come, nel momento peggiore, gli sia arrivata la piena fiducia dei dirigenti. Troppo spesso, ribadisco, si cambiano in fretta le opinioni mentre questo è un esempio di grande coerenza, al di là delle qualità, enormi, di Pagliari".

Ora si cercherà, come detto dal patron Guzzini, di proseguire su questa linea, confermando, per gran parte, il progetto tecnico e i suoi principali protagonisti.

"La strada non può che essere quella. Chi ha vinto in serie C e mi riferisco a Feralpisalò, Catanzaro e alla stessa Reggiana, lo ha fatto basandosi sulla programmazione e su progetti tecnici ben precisi. Gli obiettivi della Recanatese saranno diversi ma la filosofia vincente è quella".

Tra tanti giovani e meno giovani visti nelle varie partite può segnalarne qualcuno in particolare?

"Vincenzo Alfieri, ad esempio, è un profilo interessante anche se conosco poco. Si è messo in gran luce Giovanni Corradini, un centrocampista del 2002 che ho avuto alla Pro, cresciuto nel vivaio della Fiorentina e che può intraprendere una carriera importante".

Playoff in pieno svolgimento con l’Ancona in lizza: possibilità dei dorici che se la vedranno con il Lecco?

"E’ una fase in cui può succedere di tutto. Basta vedere cos’è avvenuto con l’eliminazione del Padova ad opera della Virtus Verona anche se, con il doppio turno andata-ritorno, le incognite diminuiscono. Tuttavia è estremamente stimolante assistere a confronti così in bilico".

Trattative e pour-parler oppure è troppo presto?

"Dobbiamo aspettare che terminino i campionati. Di certo, se avrò la possibilità di scegliere, lo farò con meno fretta rispetto al passato e ponderando le situazioni ma soprattutto condividendo progetti, idee ed obiettivi, senza precorrere i tempi".