Recanatese, esonerato mister Giampaolo. Arriva Pagliari

Il tecnico abruzzese ai saluti dopo quattro sconfitte esterne consecutive. Il nuovo allenatore: "La cosa fondamentale è la forza del gruppo"

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La "pausa di riflessione", in casa Recanatese, è durata molto meno del previsto. Il tempo di esonerare Federico Giampaolo con i ringraziamenti di rito che subito veniva trovato l’accordo con Giovanni Pagliari che dunque torna in pista dopo qualche stagione in stand-by. Purtroppo il tecnico abruzzese era diventato indifendibile: i risultati parlavano chiaro sia relativamente alla scorsa stagione, terminata bruscamente per Covid ma con la squadra lontana dalla vetta, sia per l’attuale involuzione della squadra che non poteva non preoccupare ed esigeva rimedi drastici. Giampaolo è "uomo di mondo" e sicuramente questa decisione non lo ha trovato completamente impreparato: 4 sconfitte esterne consecutive, spesso maturate con lo stesso copione, non potevano essere tollerate da una società che, in quanto ad investimenti non si è risparmiata. Rotta immediata quindi su Pagliari che, partentesi della Primavera del Perugia a parte, era reduce da un’esperienza particolarissima ad Ancona in C, nella disgraziata stagione 20162017 quando subentrò a Brini ma diede le dimissioni dopo un mese sottraendosi al caos societario che poi portò all’inevitabile fallimento. Giovanni, classe di ferro 1961, è caricatissimo: "mi mancava terribilmente il campo, lo spogliatoio e non c’è stato nessun problema a trovare l’accordo con il direttore e la società. Personalmente è una soddisfazione rimettermi in carreggiata tra l’altro in un ambiente importante ed ambizioso". Nella sua carriera di tecnico alcune "perle" meritano di essere ricordate: come quando all’esordio nel ‘96 ricondusse la Maceratese tra i professionisti partendo per il ritiro con pochissimi effettivi. A Foligno, una decina di anni dopo, guidò i falchetti ad una storica promozione in C1 ricevendo la panchina d’argento e storici furono anche i playoff con il L’Aquila, vinti su Chieti e Teramo.

Cosa le ha chiesto la Società giallorossa, dove pensa di intervenire? Si è molto discusso sulla mancanza di cattiveria agonistica palesata in troppe occasioni...

"Conosco i ragazzi, li ho visti anche in qualche circostanza ed hanno valori importanti. La cosa fondamentale è la forza del gruppo: su questo cercherò di lavorare perché ritengo che il carattere questi giocatori ce l’abbiano. Sono sicuro che supereremo questo momento delicato".

La classifica comunque è penalizzante con le due battistrada lontane addirittura 11 punti...

"Vero ma c’è tutto un girone di ritorno da giocare, oltre ai recuperi per cui dobbiamo ragionare partita per partita. Domani avremo la trasferta con il Cynthialbalonga, poi riceveremo il mio Tolentino (dove tra l’altro gioca suo figlio Giorgio centrocampista del ‘99, ndr), con un calendario che non prevede soste e non concede tregue ma dà anche notevoli possibilità per cui ogni discorso è aperto".

Accordo sino a giugno?

"Sì, ma gli aspetti contrattuali contano relativamente. Sono qui con la massima disponibilità e tutto l’entusiasmo per dare una mano ed aiutare la Recanatese a raggiungere gli obiettivi che desidera".

Ieri Pagliari ha guidato al Tubaldi il suo primo allenamento: la grinta e la determinazione sono sempre le stesse che d’altronde hanno contraddistinto anche il suo percorso di calciatore partendo dallo storico binomio di 40 anni esatti fa con il suo "gemello" Moreno Morbiducci. Non è, crediamo, un semplice avvicendamento in panchina: la Recanatese ha scelto un "hombre vertical" che nella sua carriera ha saputo prendere anche decisioni coraggiose e molto molto rare nel mondo del calcio. Il compito che lo attende è, per mille motivi, problematico ma la cosa non lo spaventerà di certo.

Andrea Verdolini