Recanatese, finale amaro: passa la Reggiana

La sfida si decide all’ultimo: difesa disattenta, Marafini si becca il rosso e Pellegrini su rigore non sbaglia. Sullo 0-0 palo di Sbaffo

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RECANATESE

0

REGGIANA

1

RECANATESE (4-4-2): Fallani; Somma (43’st Tafa), Ferrante, Marafini, Longobardi; Ferretti (34’st Zammarchi), Raparo, Morrone (43’st Ventola), Minicucci (27’st Senigagliesi); Carpani, Sbaffo. All.G.Pagliari.

REGGIANA (3-5-2): Venturi; Laezza (39’st Luciani), Cremonesi, Cauz; Libutti, D’Angelo (20’st Nardi), Rossi, Kabashi (20’st Muroni), Guiebre; Montalto (20’st Pellegrini), Lanini (20’st Varela). All.Diana.

Arbitro: Caldera di Como.

Rete: 43’st Pellegrini (rig).

Note: ammoniti Longobardi, Carpani, Laezza. Espulso al 43’st Marafini. Spettatori circa 400, angoli 3-3. Recupero 0’+5’.

Tanti sforzi svaniti sul filo di lana: la partita quasi impeccabile della Recanatese non porta in dote nulla e si "sacramenta" ancora una volta almeno sulla cattiva sorte. Il pareggio era lo sbocco quasi inevitabile di un confronto che si prevedeva difficilissimo ma che invece si è sempre disputato su un piano di estremo equilibrio. Al maggior possesso passa della capolista i giallorossi hanno opposto un atteggiamento guardingo ma con inserimenti e ripartenze spesso insidiose tanto che nei tabellini di tutti i presenti le occasioni più nitide sono state di marca locale. La Reggiana ha opposto il suo maggiore tasso tecnico e anche una fisicità non indifferente sino all’episodio chiave a due minuti dalla fine quando, su rilancio del portiere Venturi, la palla arriva nell’area avversaria dove Marafini, secondo l’arbitro, atterra Varela. Certo il difensore leopardiano non lo doveva sfiorare nemmeno con il pensiero ma il fallo non è parso poi così netto: glaciale poi il giovane Pellegrini dal dischetto.

Primo tempo con rare emozioni: insidiosissimo in avvio Carpani che prova di prima intenzione su assist di Sbaffo costringendo l’estremo ospite Venturi a una difficile deviazione in corner. La "Regia" è tutta in due sventole da lontano dell’albanese Kabashi, una delle quali lambisce pericolosamente il montante. Poi è l’ex Sbaffo, nel finale, a ciabattare una conclusione potenzialmente molto insidiosa.

Ripresa più palpitante: in apertura D’Angelo, forse incredulo di tanta grazia, sciupa a due passi da Fallani dopo un traversone dalla destra di Lanini. La Recanatese è viva e vegeta: Minicucci viene murato in extremis da Laezza con un tiro destinato in fondo al sacco e poco dopo su cross di Morrone nessuno riesce a piazzare il tap-in vincente. Al 20’ azione personale di Sbaffo che da fuori area centra il palo interno con il pallone poi che esce beffardamente. Diana effettua un quadruplo cambio: forze fresche che producono una grossa occasione al 28’ quando Varela serve Guiebre con Marafini che salva nei pressi della linea di porta. Ci si avvia senza molti sussulti al triplice fischio sino al fattaccio sul quale comunque la Recanatese è anche un po’ complice visto che l’azione nasce da un rinvio dell’estremo difensore reggiano. Il calcio sa essere anche estremamente crudele ma la Recanatese deve trovare nuove convinzioni da questa ottima prova e ripartire perchè, in fondo, è stata l’ennesima dimostrazione che le potenzialità per risalire la china ci sono tutte. Per qualche ora però si mastica davvero amarissimo.

Andrea Verdolini