"Recanatese, giusto non stravolgere"

Il tecnico Baldarelli: Marilungo e Carpani tasselli importanti, per Zammarchi può arrivare la consacrazione

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di Andrea Verdolini

"Da buon ex dico che la Recanatese si è mossa bene: il gruppo che ha dato tanto nella scorsa stagione sino a laurearsi campione d’Italia è stato confermato e al di là delle classifiche e dei risultati raggiunti ha mostrato dei grandi valori". Così Francesco Baldarelli, allenatore per un breve periodo dei giallorossi esattamente 10 anni fa e vice presidente Aiac Ancona, commenta un mercato che, nella sua prima fase, è ormai davvero agli sgoccioli. Il tecnico fanese conosce queste categorie e un suo parere non è mai banale: "È ovvio che lo scalino dalla D alle C non è indifferente però la squadra costruita credo che sia buona e soprattutto Marilungo e Carpani rappresentano due tasselli importanti con un bagaglio notevole in Lega Pro. Non avranno grandi problemi di inserimento proprio perché il meccanismo è già rodato". Però, chiediamo, Marilungo dopo le ottime annate a Terni viene da un paio di stagioni non felicissime: "Forse ma ha delle caratteristiche di prima punta che dovrebbero adattarsi alla perfezione al 4-2-3-1 di Pagliari. Riesce, in altre parole, a far reparto da solo. Magari avrà bisogno di ricambi all’altezza ma credo che la società si stia muovendo anche su questo fronte". Si riferisce a Zammarchi? "Certo: è un 2000 quindi ancora giovane e a Tolentino ha fatto benissimo come d’altronde nelle sue esperienze a Campobasso. Recanati potrebbe essere l’ambiente giusto per una sua definitiva consacrazione. Ha un innato istinto per il gol e potrebbe dare delle belle soddisfazioni". Non è detto però che si possono tentare, almeno tatticamente delle strade nuove… "Diciamo che in terza serie molte compagini, se non la maggior parte, adottano il 3-5-2. È sempre opportuno avere un piano B ma alla fine, al di là degli schieramenti, sono uomini e mentalità che fanno la differenza". Si dovrà passare anche a situazioni nuove, di sofferenze, per raggiungere la salvezza… "La strategia di non stravolgere, e questo lo posso dire sin da ora, è quella giusta. D’altronde c’è bisogno di sicurezze, specie in avvio e mi sembra che la Recanatese sia una squadra equilibrata che sa stare bene in campo e concede poco. Sono ottimi punti di partenza pur consci di tutte le difficoltà che, inevitabilmente si andranno ad incontrare". Il suo futuro? "Potrei restare alla Jesina (nella C femminile nazionale, ndr). Vedremo".