"Recanatese, il ritorno al Tubaldi importante per pubblico e gioco"

Ex Ancona e Salernitana, analizza il momento: "Con 16 punti il gruppo sta rispettando i programmi"

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di Andrea Verdolini

L’agognato, sospirato, atteso ritorno allo stadio "Tubaldi" domenica prossima, alle 17.30 contro la Virtus Entella, potrebbe davvero essere una "chiave" nel campionato della Recanatese. Lo sostengono in molti, lo pensa anche un addetto ai lavori navigatissimo per la categoria come Fabio Brini che di promozioni in serie B come allenatore ne ha conquistate in carriera diverse, tra Ancona, Salerno e Carpi: "Non è certo l’ideale preparare quotidianamente le partite su un sintetico che mi dicono sia perfetto, per poi giocare su un manto totalmente diverso alla domenica. Credo poi che ci sia anche il fattore pubblico: tornando a Recanati i tifosi affluiranno sicuramente in numero maggiore rispetto a Macerata dove comunque si trattava di una trasferta, seppur breve. Questo porterà anche a ricadute sicuramente positive in termini di entusiasmo". Intanto negli scontri diretti la squadra di mister Pagliari, che li avrà quasi tutti tra le mura amiche nel girone di ritorno, continua a fare risultato come successo anche sabato nella lunga trasferta di Olbia: "Un fatto molto importante: credo che comunque con i 16 punti conquistati sinora la squadra sta rispettando i programmi di inizio stagione. Si sapeva che il salto di categoria era notevole ma la rosa ha una struttura solida, importante, con risorse non indifferenti. Il problema è che a questa classifica manca qualcosa: anche per quanto visto contro la Reggiana i giallorossi meritavano molto di più. La loro prova comunque ha certificato che le potenzialità per far bene ci sono". Ormai vicini al giro di boa, Brini si è pronunciato su quanto ha detto il campionato in queste prime 17 giornate: "Domina l’equilibrio e soprattutto si nota che un po’ tutte le compagini hanno una notevole preparazione fisico-atletica per cui anche le big non possono prendere sottogamba nessuno. Quello che davvero fa la differenza è l’agonismo, la determinazione, vorrei dire la sana cattiveria: più che mai sono componenti che in serie C sono essenziali insieme all’intensità che non deve mai mancare". Nel frattempo il capitano Alessandro Sbaffo è salito a quota sei gol segnati, senza rigori, nella graduatoria dei mercatori. Davanti a lui solo Santini, Corazza, Montalto, Spagnoli e Capello: "E’ l’anima di questa squadra che evidentemente sente sua in modo particolare – conclude Brini –. D’altronde le doti tecniche del giocatore non si discutono". Parlando di reti e incisività, nel frattempo il giovane leopardiano Lorenzo Pesaresi, con 11 gol, è balzato in testa alla classifica dei bomber della Primavera 4 dopo la tripletta a Montevarchi con la squadra ancora seconda dietro alla Fidelis Andria e al pari del Taranto. Niente male.