Recanatese, la grinta di Morrone "Ora spero rimanga anche Alfieri"

Dopo il rinnovo per due anni, il centrocampista 23enne ha già voglia di campo: "Ho una carica incredibile"

di Andrea Verdolini

"Mi hanno dimostrato con fatti concreti che ci sono tutte le premesse per sviluppare un progetto importante, altrimenti non avrei firmato". Tanto più per due anni, aggiungiamo. Così Biagio Morrone, fresco di rinnovo, con un arciconvinto nero su bianco, lo abbiamo intercettato nella sua Gragnano, hinterland di Napoli e nota a livello internazionale per la sua celeberrima pasta. Tornando alle questioni calcistiche il ragazzo, classe 2000, vuole sottolineare anche un altro aspetto, risultato decisivo nel momento della scelta: "Sapevo perfettamente che quando sono arrivato, a settembre scorso, non avrei giocato inizialmente nell’attesa di raggiungere la migliore condizione. In quei momenti, da parte del direttore sportivo e dell’allenatore, non sono mai mancate parole di incitamento e di conforto. Ci ho dato dentro di brutto e credo di aver risposto con i fatti, (con 32 presenze di cui 26 da titolare, ndr) come d’altronde mi piace fare. In ogni caso Recanati mi ha dato tanto e penso, oggettivamente che anch’io, alla resa dei conti, ho dato abbastanza".

Cosa ha apprezzato in particolare dell’ambiente considerando che veniva da piazze non propriamente tranquillissime come Foggia e Monopoli.

"La possibilità che viene data di esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Io, tra l’altro, al di là del discorso fisico-atletico, non avevo nemmeno un morale altissimo dopo certe vicissitudini. Ho trovato invece un gruppo di persone fantastiche e uno staff che quotidianamente ti fa lavorare duro ma senza pressioni inutili ed eccessive. Quasi fatale poi che il rendimento sia all’altezza delle aspettative, pur se la parola d’ordine è sempre quella di migliorare".

Ora servirebbe la conferma del suo compagno di reparto, quasi "gemello", Alfieri.

"Lo sento praticamente ogni giorno e si è creato un bellissimo rapporto che esula dal campo. Tra noi c’è una piena sincerità, nessuna invidia e condividiamo tutto".

Quindi, a suo avviso, resta?

"Dipendesse da lui credo che farebbe salti di gioia. Sappiamo però che dipende anche da quello che deciderà il Benevento. Posso soltanto dire che io lo spero ardentemente".

In concreto, il progetto di cui parlava, in cosa consiste? Nel consolidamento tra i professionisti?

"Cianni è un direttore che non pensa solo all’oggi e all’immediatezza. Cerca di guardare più avanti avendo come presupposti il progresso dei singoli e della squadra. Questo mi dà una carica incredibile che cerco poi di tradurre in campo, appunto in fatti concreti".

Nell’ambito di un torneo difficile diciamo allora che si punta a migliorare.

"Certo, sono convinto che anch’io posso dare di più a questa squadra, come d’altronde sono convinti tutti i miei compagni".

Morrone poi morde il freno.

"Non vedo l’ora di tornare e di mettermi a disposizione", ci dice Subito dopo però ha un sussulto di razionalità ed aggiunge: "Forse però è meglio staccare un attimo e godermi la vacanza. Recanati però mi fa stare tranquillo e sereno e con questi presupposti sono certo che ci divertiremo e divertiremo".

Un altro tassello alla rosa che verrà, sempre nel segno del lavorare in anticipo, con ordine e serietà, caratteristiche che hanno sempre fatto – e faranno, si spera – la differenza.

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