
L’allenatore Lorenzo Bilò
Se ci fosse stato ancora qualche inguaribile ottimista la gara di Chieti ha dimostrato che la Recanatese… è nei guai. Ovviamente la situazione, seppur preoccupante, non è ancora drammatica ma nel frattempo quel tesoretto di punti di vantaggio dal sest’ultimo posto, faticosamente guadagnato, si è ulteriormente assottigliato e la vera ed unica consolazione è che, Sora a parte, le altre compagini in lotta per la sopravvivenza balbettano, con le sconfitte, in contemporanea, di Notaresco, Isernia e Civitanovese. Premesso però che i risultati delle concorrenti non possono essere sempre propizi, è inevitabile rimarcare alcuni campanelli di allarme che sembrano risuonare sempre più forti. Anzitutto i giallorossi sembrano palesemente incapaci di gestire le situazioni di vantaggio: per restare alle partite recenti era già successo a Fossombrone, a Castelfidardo (dove si è racimolato un pari pur giocando 60’ in superiorità numerica), in casa con il Teramo ed anche all’Angelini. Si riesce ad andare in gol con relativa facilità ma puntualissime arrivano le rimonte avversarie ed a questo punto viene da pensare che non è solo un problema tecnico-tattico ma soprattutto di personalità. Si giocava sul campo della terza in classifica ma, in queste fattispecie, occorre un’applicazione difensiva ferrea, il classico pullman davanti alla porta per utilizzare un’espressione cara a Josè Mourinho. In altre parole, per coloro che sono più fedeli alla tradizione, il vecchio e caro catenaccio, tanto vituperato ma spesso indispensabile per portare a casa i risultati che contano. Quella ferocia poi di chi deve risollevarsi ed in fretta andrebbe mantenuta per tutti i 90 minuti anche perché, in quei contesti, scendere di intensità è semplicemente esiziale. Un problema antico per la Recanatese che si trascina da troppo tempo e sperare di risolverlo per le prossime tre partite sembra un’utopia. Quello che si può e si deve fare è mostrare il "sangue agli occhi" perché, a scanso di fraintendimenti, la squadra è attesa da tre scontri diretti, il primo dei quali, dopodomani alle 15 è contro il Sora che fa della combattività la sua arma, di gran lunga, migliore. I "bonus" dunque sono terminati ed anche se la quota salvezza si potrebbe essere abbassata non ci sono alternative alla vittoria, da ottenere con le buone o con le…meno buone.
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