ANCONA 4 RECANATESE 0 ANCONA (4-3-3): Perucchini; Mezzoni (7’st Barnabà), Mondonico, De Santis (32’st Pecci), Martina; Simonetti, Gatto (7’st D’Eramo), Prezioso (7’st Bianconi); Lombardi (32’st Mattioli), Moretti, Di Massimo All. Colavitto. RECANATESE (4-4-2): Bagheria; Somma (26’st Longobardi), Ferrante, Marafini, Quacquarelli (19’st Zammarchi); Minicucci (12’st Ferretti), Morrone (1’st Alfieri), Raparo (1’st Giampaolo), Senigagliesi; Carpani, Sbaffo All. G. Pagliari. Arbitro: Di Graci di Como. Reti: 4’De Santis, 14’Lombardi, 17’st Di Massimo, 36’D’Eramo. Note: spettatori 2.330 di cui 24 ospiti. Ammoniti Simonetti, Quacquarelli, Gatto, Mezzoni. EspulsI: Di Massimo al 17’st per doppia ammonizione ed il vice allenatore della Recanatese Pesaresi. Angoli 2-4. Recupero 0’+5’. di Andrea Verdolini Vallo a spiegare a chi non ha visto la partita che si tratta di verdetto troppo pesante: numericamente è stata una batosta e su questo non ci piove, ma è stato un derby molto più equilibrato di quanto non dica il risultato finale anche se la Recanatese, è evidente, ha grossi limiti e notevoli problematiche. Quella più urgente era e resta il gol: si "fatturano" occasioni e non si realizza e così non si va lontano. Prendete invece l’Ancona che segna 4 reti con, più o meno, altrettanti tiri in porta. Tutto ruota attorno ad un "piano-partita" di Pagliari saltato subito. Inizio peggiore infatti non ci poteva essere: dopo una punizione di Lombardi, Simonetti viene steso in area da Carpani. L’arbitro concede il rigore con Bagheria che respinge su Di Massimo, ma De Santis è lesto a spedire in rete. Secondo affondo e secondo gol poco prima del quarto d’ora: splendida azione in linea sulla sinistra con Martina che crossa rasoterra per Lombardi che si coordina in modo perfetto ed insacca. Reagire è dura: la Recanatese ci prova con una punizione di Senigagliesi, inzuccata all’indietro di Minicucci, Perucchini però è reattivo. Possesso palla nettamente dalla parte dei giallorossi ma non si concretizza in nulla: la buona volontà ci sarebbe pure, ma spazi chiusi ed al di là di un paio di tentativi, comunque velleitari, si arriva all’intervallo senza ulteriori emozioni e senza un minuto di recupero. Dentro Alfieri per Morrone e Giampaolo per dar man forte al reparto offensivo. Proprio quest’ultimo in avvio sciupa calciando alle stelle un assist prezioso di Minicucci a 5 metri dalla porta. Colavitto toglie quasi tutti i suoi ammoniti e i suoi sfiorano il tris con Moretti che anticipa Bagheria mancando di un soffio il bersaglio. Al 17’ però genio e sregolatezza Di Massimo ne combina una delle sue: prima trafigge Bagheria in diagonale poi dimentica di essere stato ammonito, si toglie la maglia esultando e viene espulso. Non è giornata: 21’ ottimo movimento di Giampaolo che dal limite colpisce la traversa e "sacramenta". Poco dopo fallo di mano in area dorica ignorato e diventa una sorta di assedio, ma al 34’ D’Eramo inventa una punizione stellare da 30 metri che accarezza la traversa e termina in fondo al sacco. Fine inevitabilmente dei giochi: è dura ma occorre superare in fretta questa severa mazzata perché alle viste c’è un autentico spareggio.