"Recanati, Recanatese: Pagliari spiega il perché di certi errori"

La Recanatese deve trovare intensità e concentrazione per 90 minuti per raggiungere l'obiettivo di ottenere punti. Il capitano Sbaffo è assente da un mese e mezzo, ma i giovani come Lipari e i difensori Manè e Longobardi hanno dimostrato doti fisiche e tecniche. Ora servono i punti in vista del derby di domani a Fermo.



"Recanati, Recanatese: Pagliari spiega il perché di certi errori"
"Recanati, Recanatese: Pagliari spiega il perché di certi errori"

Trovare intensità e concentrazione per 90 minuti: un obiettivo, per la Recanatese e per chiunque, non semplicissimo da raggiungere specie se, dopo due partite, la classifica già reclama ossigeno. Tuttavia, a prescindere dall’avversario che si ha di fronte, non si può e non si devono tollerare atteggiamenti arrendevoli come, in qualche sprazzo, si è visto sabato sera contro la Lucchese e che non possono trovare giustificazione nemmeno quando un clamoroso infortunio del portiere incanala la partita su binari tutt’altro che propizi. Un gruppo che, nella ripresa, ha dimostrato che può proporre un calcio estremamente incisivo e che può mettere alle corde anche compagini di ottimo lignaggio ma caratterialmente deve maturare e anche in fretta. La questione è quanto, su questo aspetto, pesi l’assenza di Alessandro Sbaffo che non soltanto dà un indiscutibile valore aggiunto tecnico ma è una delle "anime" di questo collettivo e il suo forfait da un mese e mezzo è indiscutibilmente pesante. Quanto durerà? Il capitano sta completando il recupero e già sabato prossimo a Pontedera potrebbe rivedere il campo. Apprensione invece per le condizioni di Re, subentrato dopo l’intervallo e costretto ad uscire per infortunio: al momento, nell’entourage, non prevale l’ottimismo.

Andando sui singoli, il debutto di Lipari ha lasciato a desiderare ma per il ragazzo, scuola Juve, non mancheranno le prove d’appello: "Era la prima volta che giocava – ha commentato Pagliari –. E’ con noi da solo un paio di settimane e non è facile inserirsi subito in un contesto diverso. Resta un ragazzo interessante che si impegna molto: il problema grosso, di tutti i giovani, è far vedere le qualità non solo in allenamento ma in partita. Mio compito è tirargli fuori il massimo".

Molto confortanti le prove dei due esterni difensivi, Manè e soprattutto Longobardi che hanno dimostrato doti fisiche straripanti, buona tecnica e un’autorevolezza in rapida progressione: "Hanno fatto indubbiamente molto bene – ha detto Pagliari –, Longobardi ha anche limitato Guadagni (tenutissimo ex, ndr) e si è proposto spesso in attacco. Mi auguro che dalle prossime partite possiamo dire che 7-8 abbiano giocato a quei livelli: vorrebbe dire un risultato diverso". Poco tempo per pensare, visto che domani si torna già in campo per il primo derby della stagione a Fermo: "Vittorie e sconfitte fanno parte del gioco. E’ fondamentale trovare il bandolo della matassa e capire il perché di certi errori. Quando si perde è controproducente abbattersi ma occorre lavorare per migliorare dove necessario". Sacrosanto ma ora servono i punti.

Andrea Verdolini