Sfredda: "La Maceratese non ha preso gol A Urbino si è vista una squadra compatta"

Il diesse guarda avanti: "Sabato ci attende l’anticipo con la Jesina, non possiamo permetterci un altro passo falso dopo tre ko interni"

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"Abbiamo mosso la classifica contro una squadra forte, abbiamo rischiato poco o niente e non abbiamo preso gol, un aspetto tutt’altro che secondario". Giuseppe Sfredda, diesse della Maceratese, tira le somme dopo il pareggio colto a Urbino dove i biancorossi hanno presentato in campo le novità Riccardo Marani, Alessandro Mancini e Bruno Paoli, quest’ultimo è il giocatore argentino del 2003 che aveva destato l’interesse della società e che è stato quindi tesserato. "Si tratta – spiega Sfredda – di un elemento lineare che può essere impiegato sia a centrocampo sia in difesa. Ritengo che possa darci una grossa mano". L’altra novità è stata tra i pali dove Marani è stato preferito a Santarelli. "L’allenatore ha voluto dare più esperienza dietro dove c’era qualche under e qualcuno per esigenze è stato costretto a giocare fuori ruolo. Detto questo, Santarelli ha fatto benissimo ed è stato finora il migliore della Maceratese". L’altra novità è stata Mancini, reduce dall’esperienza a Mestre. "È un 2002 di Porto San Giorgio – spiega Sfredda – che ho preso appena saputo che fosse libero, il ragazzo era piaciuto a Trillini ma non era nelle condizioni di potere scendere in campo. Massei ha giocato dietro a Urbino e così Mancini è stato impiegato da mezzala, si tratta di un giovane che ha fisico e gamba. Inoltre in questo modo Bugaro ha potuto giocare da punta esterna e ha fatto vedere, semmai ci fosse stato bisogno, di cosa sia capace di fare". La partita con l’Urbino, che ha segnato l’esordio di Amadio sulla panchina biancorossa, è da archiviare tra le cose positive considerando il momento. "Sono da apprezzare diversi aspetti, a cominciare dalla compattezza, dal fatto di non avere corso rischi, dallo spirito di sacrificio in cui i giocatori si sono aiutati. Sono dell’opinione che la Maceratese è una squadra di valore, ma non per colpa di qualcuno è mancata la compattezza e i ragazzi si sono resi conto di avere toccato il fondo". Oggi la squadra riprenderà gli allenamenti con la speranza di vedere svuotarsi l’infermeria. "De Marzo – aggiunge Sfredda – è andato in panchina mentre oggi Casimirri e Pucci si aggregheranno al gruppo e vediamo se sabato potranno essere pronti". Nel prossimo turno la Maceratese anticiperà a sabato il derby con la Jesina. "Una scelta dettata dal fatto che domenica l’Helvia Recina potrebbe essere occupato dalla Recanatese, al momento non si sa se c’è il via libera per il ritorno al Tubaldi". E allora la testa è già rivolta alla sfida con la Jesina. "Ci attende un avversario forte e partito con legittime ambizioni. La Maceratese non può fallire in casa dopo tre sconfitte interne".