Superlega, cambiano le panchine La metà diverse, Lube con Blengini

Tra le big solo i civitanovesi confermano il tecnico. Lorenzetti va a Perugia, Milano ancora insieme a Piazza

di Andrea Scoppa

Con la presentazione di Angelo Lorenzetti a Perugia si è completato il quadro delle panchine dei 4-5 top club della SuperLega. La cosa curiosa è che, tra le big, solo la Lube si presenterà al via della prossima stagione con il tecnico confermato. Vien da dire incredibile, ricordando come mesi fa varie testate locali e nazionali garantivano l’addio dell’ex ct azzurro Gianlorenzo Blengini, mentre il Carlino non era di questo avviso anche dopo le eliminazioni precoci in Coppa Italia e Champions League.

Il fatto di proseguire con l’allenatore piemontese potrebbe rivelarsi un bel vantaggio per i biancorossi perché saranno più pronti già nelle battute iniziali della futura Superlega. Tanto più se, come sembra, i vicecampioni d’Italia non replicheranno un mercato all’insegna degli stravolgimenti. Blengini peraltro è solo uno degli appena cinque tecnici che siederanno ancora sulla stessa panchina, sei aggiungendo Kantor che ha spinto Catania in A2, ma ormai è certo che i siciliani faranno il doppio salto approdando in A1. Sei allenatori su 12 cambiati quindi, la metà. Gli altri sono Roberto Piazza che ha portato Milano alla finale per il terzo posto, Radostin Stoytchev che ha fatto divertire Verona con i giovani, Massimo Eccheli che ha condotto Monza in final four di Coppa Italia e nella Challenge 2023-2024 beffando Perugia, e infine Jacopo Cuttini che ha fatto salvare Padova. Hanno cambiato invece Taranto (Vincenzo Mastrangelo) e Cisterna, anche se i laziali non hanno ancora annunciato il nuovo nome, evidentemente in stand-by in attesa di comunicazioni trentine. Sì perché l’Itas campione d’Italia si affiderà appunto a Fabio Soli che da Cisterna andrà sulla panchina tricolore e vivrà la sua prima esperienza ad altissimo livello. Se parliamo di giovani Modena ha fatto pure di più, puntando sul 33nne Francesco Petrella, vice di Lorenzetti nelle finali scudetto e debuttante come capo allenatore (contratto di 3 anni). Un capolavoro d’intuito o un azzardo in una piazza esigente e decisione che segue la rottura a sorpresa con Andrea Giani che era stato confermato verbalmente. Come detto Perugia ha chiamato Lorenzetti per tentare l’ennesima scalata scudetto senza questa volta l’ossessione Champions, dato che gli umbri non avranno alcune competizione europea. Proprio l’ex Sir Andrea Anastasi infine ha firmato con Piacenza che un anno fa veniva ritenuta la principale antagonista di Perugia. Un’occasione importante per il tecnico che deve rilanciarsi dopo un finale assai deludente e frecciatine velenose con proprietà e spogliatoio.

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