Tirreno Adriatico 2019, la protesta dei terremotati all'arrivo della tappa a Recanati

Grande presenza di pubblico che si è accalcato a ridosso delle staccionate nei vari passaggi della carovana. Ricordato con una targa Michele Scarponi

Il cartello di protesta dei terremotati (foto De Marco)

CICLISMO TIRRENO - ADRIATICO ARRIVO A RECANATI PROTESTA TERREMOTATI RECANATI

Recanati (Macerata), 17 marzo 2019 - "Ricostruzione assente. Fondi sisma ai terremotati". È questo il testo dello striscione che è stato affisso qualche metro in fondo all’arrivo della tappa della Tirreno Adriatico, oggi a Recanati. Di seguito, cartelli con i nomi di paesi maggiormente colpiti dal sisma. E' la protesta nel presidio promosso durante la corsa dai comitati e dai terremotati, per riportare un faro sulla situazione.

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Sul posto, una rappresentanza giunta dai territori maggiormente colpiti. A capo il coordinatore Francesco Pastorella, per denunciare non solo l’immobilismo della ricostruzione delle zone all’interno del cratere ma che addirittura la promozione dell’evento è stata in partenza finanziata con i Fondi Ue per il sisma promettendo che molte delle tappe sarebbero terminate in città colpite dal terremoto: promessa non mantenuta.

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Sul fronte corsa, la giornata ha visto la presenza di un pubblico molto numeroso, che si è accalcato a ridosso delle staccionate nei vari passaggi della carovana, con l'arrivo proprio in piazza. La gente si è concentrata pure sui «muri»: qui era infatti più facile, con i corridori in piedi sui pedali, fare il tifo. E c’è stata anche l'occasione, davvero sentita, per ricordare Michele Scarponi, con il sindaco Francesco Fiordomo e la Giunta che hanno scoperto una targa in onore del compianto ciclista a Porta d'Osimo

Prima la Regione aveva presentato all’aula magna del Comune il nuovo cluster turistico Marche Outdoor, gli itinerari su 1.600 km di tracciati divisi in sei percorsi Rebirth che partono dal mare per arrivare in montagna e uno interamente dedicato all’area dei Sibillini.

Da giorni la macchina organizzativa comunale era in movimento per pulire ogni angolo della città, ripristinare strade e marciapiedi e, soprattutto, per informare in maniera capillare residenti e non su come muoversi oggi.