"Tre titoli italiani e l’azzurro: vivo un sogno"

La sedicenne Giulia Rinaldoni domina nella mountain bike: "Da lunedì sarò in Svizzera per disputare gli Europei giovanili"

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Tre titoli italiani in un mese o giù di lì e la maglia azzurra: è un periodo indimenticabile per Giulia Rinaldoni che in sella alla mountain bike ha tagliato traguardi importanti. "Ho vinto il titolo italiano – spiega la sedicenne di Montelupone – nello short track, poi nell’eliminator in cui in quattro ci si sfida su un percorso breve e infine nel cross country, un percorso con salite e discese tecniche". Per tre volte la giovane Rinaldoni è salita sul gradino più alto del podio nei campionati italiani. "Non me lo aspettavo. Ci ho provato nei primi due – racconta – ma nel cross non ci pensavo perché c’era un’avversaria che aveva dimostrato di avere un qualcosa più". Però nello sport mai dire mai, ma occorre essere disposti alle rinunce. "Ci sono tante gare – dice – e nel fine settimana non c’è proprio tempo per fare altro, sto sempre sul pezzo". Quella concentrazione sta pagando, le ultime tre medaglie stanno a confermarlo. "Ammetto che ogni tanto le guardo e ciò mi ripaga dei sacrifici".

Bisogna farli non solo per essere competitivi in sella alla mountain bike ma anche per portare avanti gli impegni scolastici. "Faccio Ragioneria sportiva a Macerata – racconta la sedicenne, tesserata per la società Polisportiva Morrovallese – e sto molto attenta durante le lezioni, poi sfrutto ogni momento per studiare. A scuola ogni compagno pratica una disciplina, nella mia classe solo io faccio il ciclismo ma tutti siamo informati sui rispettivi percorsi sportivi". Con la bici è stato amore. "Dopo otto anni – ricorda – mi ero stancata della ginnastica e in quel momento mio fratello David iniziava ad andare in bici. Così l’ho seguito e da quattro anni corro in mountain bike e d’inverno faccio ciclocross". Non è di certo una passeggiata andare in mountain bike. "È faticoso, ma mi piace. È bello pedalare nel bosco, fare discese e salite, magari qualche salto. Andare sulla strada? Non mi appassiona macinare chilometri su chilometri sull’asfalto, preferisco andare in montagna o in campagna". Ci sono atlete che sono fonte di ispirazione. "Nel mio caso – svela Rinaldoni – sono Jolanda Neff, Loana Lecomte e Paola Pezzo, ora di quest’ultima corre il figlio ed è bello vederla alle gare. Non l’ho conosciuta, ma sono stata premiata da lei".

Lunedì Giulia partirà per la Svizzera dove sono in programma gli Europei giovanili e l’Italia si presenterà con la squadra allievi. "Tra ragazzi e ragazze siamo in 12 e io sono l’unica marchigiana. È la mia prima convocazione, la Federazione ha innanzitutto avvertito la mia società che me lo ha detto dopo che ho vinto il titolo nel cross country. In quel momento non ci credevo, mi sembrava di vivere un sogno fregiarmi della maglia scudettata e di quella azzurra: cose da non credere".

Lorenzo Monachesi