Vigilar, alla fine buona la prima Casarano però vende cara la pelle

Partenza nervosa, i fanesi agguantano il 2 a 0, ma si perdono nel terzo set. Poi la Virtus spicca il volo

Vigilar, alla fine buona la prima  Casarano però vende cara la pelle
Vigilar, alla fine buona la prima Casarano però vende cara la pelle

Vigilar

3

Casarano

1

VIGILAR: Partenio, Roberti 8, Zonata 2, Raffa (L), Ferri 22, Tito ne, Galdenzi 1, Carburi ne, Gori, Girolimetti, Marcks ne, Patriarca 12, Gozzo 9, Maletto 4. All. Castellano.

CASARANO: Urso ne, Peluso 5, Floris ne, Marzolla 15, Guadagnini, Rampazzo, Ulisse 2, Ciupa 7, Fanizza 2, De Micheli ne, Prosperi (L), Cianciotta 24, Matani 8. All. Licchelli.

Parziali: 25-19, 26-24, 15-25, 25-19

La Vigilar si aggiudica garauno della semifinale playoff contro un tosto Casarano. Partenza nervosa da ambo le parti. E’ un continuo botta e risposta. Si corre sul filo dell’equilibrio. Fano, senza Marks, ha tre trascinatori Roberti, Ferri e Patriarca. Si spinge in battuta e c’è il festival dell’errore al servizio. I pugliesi sull’8-10 tentano la fuga. Ma il numero 11 locale li riacciuffa. Gli ospiti pasticciano e ne approfitta la Virtus. A suonare la carica il centralone dell’87: 16-12. Casarano, giovane e imprevedibile, si accartoccia. Il team del presidente Cennerilli si prende il primo vantaggio sostanziale (+5). A muro i leccesi ritornano pericolosi (19-17). Poi c’è solo un colore: il biancorosso. Il secondo set pare una fotocopia del primo. Gli ospiti non si scollano fino a metà parziale. Poi il set si spacca come una mela (15-10). Il pubblico di un Palas Allende sold out si accende. Quando sembra fatta. Ecco che rispunta la formazione di coach Licchelli. La Vigilar sbanda e gli avversari impattano 20-20. Un muro dei rossoblu porta i pugliesi sul + 2 (21-23).

Si torna a guardarsi negli occhi: 24-24. Ma Roberti schiaccia e Gozzo sigla l’ace. I ragazzi di Castellano vanno sul 2-0. Nel terzo tempo sul più bello la Vigilar si squaglia. Con i padroni di casa in bambola, il Casarano viaggia sul velluto. Sempre con il muso avanti la compagine ospite lascia al palo i locali e con un sonoro 15-25 riapre il match. Il quarto è una vetrina per i fanesi. E’ battaglia fino al 12-11. Poi la Virtus spicca il volo. E’ Ferri il trascinatore di questo ultimo periodo di gioco. L’ultimo ad arrendersi tra i pugliesi è Cianciotta. Ora mercoledì si va al Sud per chiudere i conti. In caso di parità si torna di nuovo nelle Marche domenica 7 maggio. Chi vince la serie conquista la finale playoff per salire in A2.

Beatrice Terenzi