
VIGOR
0
L’ AQUILA
2
VIGOR (4-3-1-2): Sarti 6, Mori 5 (19’st Vrioni 6), Bucari 5,5, Marini 5, Pierpaoli 5,5 (40’pt Baldini 5,5), Magi Galluzzi 6, Kerjota 6, Mancini 5 (32’st Sheffer 6), Broso 6, Capezzani 5,5 (48’pt Bartolini 5,5), Serfilippi 6 (27’st Balleello 6). All. Clementi 6
L’AQUILA (4-3-3): Michielin 6, Bellardinelli 7, Ouali 6,5 (19’st Battistoni 6), Cassese 6,5, Brunetti 6,5, Tavoni 6,5, Angiulli 6, Mantini 6,5 (18’st Del Pinto 6,5 ), Banegas 6,5 (45’st Alessandretti s.v.), Carbonelli 6 (10’st Sarritzu 7), Galesio 7 (38’st Persiani s.v.).
All. Epifani 7
Arbitro: Albano di Venezia
Reti: 13’pt Galesio (L), 26’st Sarritzu (L)
Note: Spettatori 1500 circa Ammoniti: Tavoni (L), Kerjota (V), Clementi (V), Mantini (L)
"Sì bella a specchio dell’Adriaco mar" recita lo striscione dei tifosi vigorini. Le parole del Carducci descrivono la bellezza di Senigallia… Una bellezza che di certo non è appartenuta ad una Vigor inadeguata e mai in partita. L’Aquila vince con estrema facilità al cospetto di una formazione svagata, leggera e poco determinata, neppure lontana parente della squadra cinica ed elegante ammirata lo scorso anno. Alla prima ingenuità difensiva la Vigor paga dazio: Galesio recupera palla, d’astuzia e con il fisico si infila tra le maglie difensive vigorine e davanti a Sarti non sbaglia. Doccia freddissima per gli uomini di Clementi che non riescono a cambiare l’inerzia del match. A fine frazione la squadra di Clementi si butta in avanti e in un paio di occasioni reclama a gran voce la massima punizione: prima su una trattenuta ai danni di Broso poi, sul proseguo della stessa azione, per un tocco di mano di Brunetti. Nulla di fatto, proteste a non finire in campo e sugli spalti per i rigori non concessi, ma il parziale non cambia.
Nel secondo tempo la Vigor entra con più idee e maggiore convinzione, ma la precisione manca. Al quarto d’ora l’occasione più nitida per i locali: Broso lavora un pallone da terra, Serfilippi si ritrova in posizione invitante, ma spara alle stelle.
Match estremamente ruvido, tanti falli e scontri duri, ma L’Aquila resiste e sfiora addirittura il raddoppio con Banegas: e calcio di punizione dal limite, Sarti disinnesca con lucidità. È solo il preludio al secondo gol della compagine di Epifani: Sarritzu si invola sulla sinistra, brucia sullo scatto Mancini e fa partire un tiro imparabile sotto il sette, stavolta Sarti può solo osservare.
Nicolò Scocchera