Vladimir, padre di Nikolov, carica:"I colpi di De Cecco per vincere"

Un passato in Italia per 5 anni: "Alex deve migliorare, complimenti a Zaytsev. La Lube una società modello"

Vladimir, padre di Nikolov, carica:"I colpi di De Cecco per vincere"

Vladimir, padre di Nikolov, carica:"I colpi di De Cecco per vincere"

di Andrea Scoppa

La vittoria della Lube in gara3 è stata favorita dalla novità tattica – in parte già attuata nel secondo atto a Verona – dell’impiego di Zaytsev come ricevitore. Ma ancor più dalla favolosa prestazione di Nikolov, trascinatore con 25 punti, 2125 dal campo, 4 ace e nessun muro preso. L’uomo della risposta d’orgoglio e, si spera, dell’inizio della riscossa. Uomo-ragazzo dato che lo schiacciatore bulgaro ha appena 19 anni. Di sicuro figlio d’arte. Papà infatti è quel Vladimir, ora 45enne, che tra il 2007 ed il 2012 ha giocato come opposto in Italia vincendo lo scudetto sia a Trento (allenato da Stoytchev ora coach di Verona) che a Cuneo. Ora in Bulgaria ricopre l’incarico di presidente del Levski Sofia, club che in estate ha attivato una collaborazione con la Lube, accordo che consentirà a Civitanova una sorta di diritto di prelazione sui loro migliori talenti. Vladimir ha risposto da papà contento ma moderato, come a non far montare la testa al figliolo ed ha parlato da tifoso, elogiando l’atteggiamento di Zaytsev, le scelte della società e esprimendo fiducia nell’operazione rimonta.

Ha visto che partita suo figlio domenica?

"Ah, io le ho viste tutte, ha disputato una gara eccezionale. Io pur vincendo due scudetti in Italia non ho mai giocato così. Però è stato anche un po’ fortunato".

In che senso?

"Nel terzo set Blengini ha chiesto ai giocatori di cercare le mani alte del muro, di farlo senza timore e lui più volte ha proprio sfiorato l’unghia dell’avversario. Ha segnato tantissimo ma quei palloni per un soffio potevano essere errori".

Magari la variante tattica lo ha aiutato perché non ha praticamente mai ricevuto e si è dedicato a mente sgombra all’attacco?

"Devo fare i complimenti a Zaytsev, da opposto si è messo a disposizione in ricezione, nel fondamentale più sofferto da Civitanova. Ha accettato un ruolo di gregario. Bravo Blengini per la mossa e ancor più per Ivan".

Immagino vi sentiate quotidianamente con Alex, le chiede consigli?

"In verità ci sentiamo una volta la settimana. Lui ormai è grande, è abituato a vivere all’estero, ha la fidanzata. A casa nostra si parla solo di volley. Io gli dico che deve migliorare dappertutto, la ricezione ok ma deve diventare più robusto e deve velocizzare l’esecuzione della battuta".

Tornando alla serie, sabato sarà a Verona?

"Non posso, ma se ci sarà gara5 scenderò a Civitanova a tifare Lube".

Addirittura tifoso?

"Sì io lo sono e non perché vi gioca mio figlio. Quello che il club ha fatto negli ultimi 20 anni è qualcosa di eccezionale, la Lube è una società modello. Anche il progetto triennale sui giovani mi piace e sono sicuro che più prima che poi darà risultati".

La Lube può completare la rimonta?

"Sì. Sono formazioni simili vedi ricezione e attacco, forse Verona è leggermente più forte a muro, ma i colpi geniali di De Cecco possono fare la differenza".

Sarebbe utile poi continuare a battere su Keita.

"Vero. Per battere Verona bisogna servire come domenica. Sono certo che quando Verona sposterà Keita opposto diventerà ancora più forte".