Volley, final four di Coppa Italia. Civitanova e Trento in finale / FOTO

Battute rispettivamente Piacenza e Modena nelle semifinali

La Lube ha vinto la semifinale sul filo di lana (Zani)

La Lube ha vinto la semifinale sul filo di lana (Zani)

Bologna, 28 gennaio 2017 – La Lube si aggiudica 3-2 la prima semifinale contro Piacenza della Final four di volley in corso all’Unipol Arena di Bologna. La Diatec Trentino, invece, ha battuto poi i campioni di'Italia dell'Azimut Modena sempre per  3-2.

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Candellaro 9, Christenson 7, Juantorena 16, Stankovic  12, Sokolov 32, Kovar 10, Grebennikov (L), Cebulj, Pesaresi. N.e. Kaliberda, Casadei, Cester, Corvetta. All. Blengini.

LPR PIACENZA: Clevenot 9, Alletti 1, Hernandez 31, Marshall 8, Tencati 4, Hierrezuelo 7, Manià (L), Parodi 1, Yosifov 1, Tzioumakas, Cottarelli 1. N.e. Di Martino, Papi (L), Zlatanov. All. Giuliani.

Parziali: 25-12, 23-25, 25-15, 24-26, 15-13. Arbitri: La Micela di Trento e Gnani di Ferrara. Note: 7.540 spettatori. Durata set: 22’, 31’, 22’, 30’, 21’. Durata totale: 2 h. e 7’. Lube: bs 22, bv 13, muri 16, errori 28. Piacenza: bs 17, bv 10, muri 6, errori 26.

La prima finalista di Coppa Italia è la Lube, che batte sul filo di lana una Lpr mai doma, al termine di una partita straordinaria per intensità ed emozioni. Merito di entrambe le formazioni, che hanno dato spettacolo confermando il grande livello tecnico del campionato italiano. La Lube, vinto il primo set quasi in scioltezza, ha perso il secondo dopo un finale incerto (dal 23-23 al 25-23 per gli emiliani); quindi si è portata di nuovo in vantaggio con un netto 25-15, ma si è fatta ancora raggiungere da Piacenza trascinata dall’indomito Hernandez, il quale, galvanizzato dai suoi tifosi, è stato autore di 31 punti complessivi.

Il tie-break è sembrato un’autentica giostra, degno epilogo del match. Avanti la Lpr per 4-1, poi per 6-3; la Lube però rimonta con un break di 4-0 e passa a condurre 7-6; quindi , parità sull’8-8 e, infine, lo strappo dei cucinieri con un ace di Christenson (11-10), un attacco “mani fuori” di Kovar (14-12) e l’errore conclusivo di Hierrezuelo al servizio per il 15-13 che mette la parola fine all’incontro. Sugli scudi l’opposto della Lube, il bulgaro Sokolov, miglior realizzatore della partita con 32 punti.

La partita dell'Azimut Modena. Centoventitré punti totali a centoventidue. E’ il culmine di un weekend drammatico, pallavolisticamente parlando: prima Civitanova stende Piacenza al quinto set, dopo essersi vista scivolare per un attimo la partita dalle mani, poi Trento e Modena danno vita a una delle sfide più equilibrate nella storia recente del volley. Quattro set su cinque vanno in archivio col minimo scarto: 26-28 per Modena il primo, 30-28 il secondo e il quarto a vantaggio di Trento. Il tie break, chiuso dall’errore di Nemanja Petric in attacco, è una guerra di nervi vinta con maestria dalla squadra meno talentuosa delle due, la Trentino Diatec dell’ex Angelo Lorenzetti, che a fine gara ammetterà: «perché di questi tempi i miei battano Modena, bisogna che Modena sbagli parecchio».

La partita si apre con un colpo di scena: Maxwell Holt, centrale di punta dell’Azimut, è fuori causa per un problema alla schiena e verrà sostituito da Matteo Piano. Il primo parziale lascia intuire un Earvin Ngapeth in serata di gloria, il genere di serata che non ammette repliche: nove su quindici in attacco, eppure appena sufficienti a Modena per vincere in volata, 28-26, un set complicato dai troppi errori in battuta. Dall’altra parte della rete a fare la differenza è Filippo Lanza, reduce da un periodaccio eppure abbastanza pimpante da chiudere i primi due set con un impressionante 10 su 16 e tanta efficienza anche a muro. Il finale del secondo parziale sembra un trauma per Modena, che pure reagisce nel terzo – l’unico dominato almeno in parte da una delle due – con un parzialone di 10-2 che apre un crepaccio, subito ricolmato. Si va ai vantaggi anche lì, anzi no: Modena ha fretta e chiude col muro di Ngapeth su Stokr, rimettendosi avanti.

Il quarto e il quinto parziale, entrambi vinti da Trento, hanno un protagonista comune: Simone Giannelli, che tiene Modena a distanza col muro, la confonde con la regia e poi la stende col servizio. Il 30-28 che manda la partita al tie break è una bordata dai nove metri che spazza via Petric; nel quinto, Modena cambia campo avanti di due ma finisce subito a rincorrere. L’Azimut ha due veri rimpianti: la goffa rigiocata di Vettori su una ricezione lunga quando conduceva per 6-4 e un sanguinoso errore in pipe di Earvin Ngapeth sul 12-12, poco dopo un quasi-ace che poteva girare la partita nella direzione opposta. Il diagonale sparato fuori da Petric vale il 15-13, e una finale tra arrampicatrici di classifiche: Trento e Civitanova, due che non hanno mai accettato Modena e Perugia come uniche favorite sui vari fronti.