Morta Lina Wertmuller, regista iconica della commedia italiana

Aveva 93 anni. Per 'Pasqualino Settebellezze' fu candidata all'Oscar nel 1977 come miglior regista, prima volta per una donna. Mattarella: "Regista e intellettuale di grande finezza"

Roma, 9 dicembre 2021 - E' morta la regista e sceneggiatrice Lina Wertmuller. Aveva 93 anni. È stata la prima donna nella storia a essere candidata all'Oscar come miglior regista nel 1977 per il film 'Pasqualino Settebellezze' con Giancarlo Giannini (la pellicola ricevette altre tre nomination: miglior film straniero, migliore sceneggiatura originale e miglior attore protagonista). E proprio con Giannini e Mariangela Melato girò altri due film memorabili che hanno segnato per sempre la storia della commedia italiana: 'Travolti da un insolito destino nell'azzurro d'agosto' e 'Mimì metallurgico ferito nell'onore'. 

Sommario

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Gli esordi e la lunga carriera

Nata a Roma il 14 agosto del 1928, Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (questo il suo vero nome) esordì nel cinema come segretaria, per poi diventare aiuto regista di Federico Fellini in 'La dolce vita' e '8½'. Il suo esordio dietro la macchina da prese fu nel 1963 con 'I basilischi', amara e grottesca narrazione della vita di alcuni poveri amici del sud Italia. Diresse anche un film western all'italiana sotto lo pseudonimo maschile di Nathan Witch ('Il mio corpo per un poker' con Elsa Martinelli). Poi, nella seconda metà degli anni Settanta, arrivò la stagione della collaborazione con l'attore Giancarlo Giannini ('Film d'amore e d'anarchia', 'La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia' e 'Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici', gli altri titoli).

Lina Wertmuller può vantare anche il guiness dei primati come titolo di film più lungo nella storia del cinema: 'Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici', pellicola del 1978 con Marcello Mastroianni e Sofia Loren. Nella sua feconda carriera ha affrontato anche il tema del terrorismo in 'Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada'. Nel 1992 ha diretto 'Io speriamo che me la cavo' con Paolo Villaggio, mentre nel 1996 torna alla satira politica con 'Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica' con Tullio Solenghi e Veronica Pivetti come nuovi Giannini-Melato. Due anni dopo, per la prima volta si è cimentata nel doppiaggio: è la voce di Nonna Fa in Mulan.

Anche sceneggiatrice

Al suo attivo oltre 30 film anche come sceneggiatrice accanto a Sergio Sollima ('Città violenta'), Pasquale Festa Campanile ('Quando le donne avevano la coda', 'Quando le donne persero la coda'), Franco Zeffirelli ('Fratello Sole, sorella Luna'), Enrico Maria Salerno ('Nessuno deve sapere') e serie, corti e film tv, tra i quali 'Il decimo clandestino', 'Francesca e Nunziata', 'Roma, Napoli, Venezia... in un crescendo rossiniano'. Nel suo lungo carnet anche la radio, prosa e varietà, ('Prova generale', 'Un Olimpo poco tranquillo', 'La dolce vitaccia').

I premi

Nel 2020 ha ricevuto l'Oscar alla carriera, ma tra i riconoscimenti ci sono anche il Premio Flaiano alla carriera (2008), il Globo d'oro alla carriera (2009), il David di Donatello alla carriera (2010), il cavalierato di gran croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E' stata insignita, inoltre, di due cittadinanze onorarie, dai comuni di Napoli e Minori.

La camera ardente e i funerali

La camera ardente sarà allestita dalle ore 10 alle ore 20 in Campidoglio presso la Sala della Protomoteca, ha fatto sapere il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L'ingresso, dalla scalinata del Vignola, sarà consentito ai soggetti muniti di Certificazione verde Covid-19 e nel rispetto della vigente normativa sulle misure riguardanti il contrasto e il contenimento del diffondersi del Coronavirus. I funerali si svolgeranno sabato alle ore 11.30 nella Chiesa degli Artisti, sempre a Roma.

Il cordoglio

Unanime il ricordo e le parole di lodi da parte del mondo della politica. ''Regista e intellettuale di grande finezza, che ha dato vita in tutta la sua prestigiosa carriera cinematografica a film e personaggi indimenticabili'', la definisce il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa di Lina Wertmüller. "L'Italia piange la scomparsa di Lina Wertmuller, una regista che con la sua classe e il suo stile inconfondibile ha lasciato un segno perenne nella nostra cinematografia e in quella mondiale. Prima regista donna a essere candidata all'Oscar per 'Pasqualino settebellezze' nel 1977, premio Oscar alla carriera nel 2020, ha avuto una carriera lunga e intesa, consegnandoci opere alle quale ognuno di noi restera' per sempre legato. Grazie, Lina", dice il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, parla di "una grande donna, un genio del cinema. Ci ha fatto ridere, piangere e pensare, sempre con originalita' e fantasia. Ha raccontato sul grande schermo i mille volti dell'Italia, entrando di diritto nella storia del Paese". "Ha segnato la storia del cinema con il suo sguardo originale e ironico", scrive il presidente della Camera, Roberto Fico, su Twitter.