A14, corsie ridotte e code: nelle Marche l'autostrada è un incubo

Tra Porto Sant’Elpidio e Grottammare, auto e camion ogni giorno restano imbottigliati p er ore Ira dei sindaci: "Una mazzata alla ripartenza del turismo"

A14, una lunga fila di auto e camion nel tratto vicino al casello di Porto San Giorgio

A14, una lunga fila di auto e camion nel tratto vicino al casello di Porto San Giorgio

Fermo, 28 maggio 2021 - Auto in coda a tutte le ore del giorno. Tempi di percorrenza più che raddoppiati. Corsie che da due diventano una e si azzerano con cambi di carreggiata che formano chilometri di fila. Benvenuti sulla A14. Siamo nel tratto marchigiano tra Porto Sant’Elpidio e Grottammare. Quello che costeggia il mare Adriatico da una parte e le colline dell’entroterra dall’altro. Anche se la parte interessata dai cantieri è ben più ampia e va da Porto Sant’Elpidio fino a Pescara nord. In questo pezzo di Adriatica, come spiega Autostrade per l’Italia, sono operativi i cantieri previsti dal programma per l’ammodernamento della rete.

Tradotto: un vero incubo per chi la percorre e un’ombra gettata sulla ripartenza del turismo. I lavori, stando al cronoprogramma diffuso da Autostrade ad aprile quando iniziarono, dovrebbero terminare a fine giugno. Ma, posto che i tempi siano rispettati, per molti il danno è già fatto. Ne è convinto il sindaco di Pedaso, Vincenzo Berdini. "È sconcertante che i lavori in A14 siano rimasti fermi nel periodo dello stop perla pandemia per poi riprendere adesso – dice –. Chi viene al mare da noi se deve restare ore imbottigliato nel traffico?".

In pratica, riparte, o cerca di farlo, l’economia e si ferma la viabilità. I cantieri interessano il viadotto Vallescura in territorio di Fermo con riduzione della corsia di un chilometro, il ripristino del cavalcavia a Porto San Giorgio, danneggiato mesi fa dopo un incidente, con chiusura della corsia di sorpasso per tre chilometri in entrambe le direzioni, il viadotto Campofilone con la riduzione della corsia di marcia e di sorpasso per 500 metri e il viadotto di Massignano. Non solo. Poi si passa alla manutenzione delle gallerie: quella di Pedaso, corsia nord, e le cinque che si trovano tra Cupra Marittima e Grottammare. In questo caso si viaggia per sette chilometri su un’unica carreggiata e una sola corsia per senso di marcia. Ecco perché percorrere poco più di 30 chilometri a cavallo tra il Fermano e il Piceno è un’odissea. Un tratto maledetto. E chi può lo evita. Non possono gli autotrasportatori. Secondo Enrico Cognigni, presidente della sezione trasporti di Confindustria Centro Adriatico, "il tempo medio perso per ogni camion nel tratto Fermano-Piceno è di almeno 40 minuti. E questo si ripercuote su tempistiche di consegne, turni di lavoro e consumi".

Il problema non è solo della A14. Gran parte del traffico si riversa anche sulla Statale, per cercare vie alternative, creando forti disagi ai centri che ne sono attraversati. Una situazione insostenibile che ha spinto il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, a chiedere un incontro con l’ad di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi. L’obiettivo, dice Acquaroli, è "valutare le modalità e le misure più efficaci per ridurre al minimo i disagi". "I lavori – teme Acquaroli – rischiano di impattare negativamente anche sul settore turistico, sul quale stiamo puntando per il rilancio economico nella fase di ripresa post pandemia".