Le Marche e l’aborto, Saltamartini: "Viva la 194, applichiamo una legge di civiltà"

Il vice presidente della Regione risponde così a una interpellanza del Pd "Qui la somministrazione della pillola Ru486 fino alla nona settimana"

Ancona, 26 ottobre 2022 - "Nelle Marche si applica la 194, si applica la somministrazione della pillola Ru486 fino alla nona settimana secondo le prescrizioni dei medici. Viva la 194 e il percorso che ha portato a una legge di civiltà". Così l’assessore regionale alla Sanità, ora anche vice presidente della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha concluso ieri la risposta all’interpellanza presentata in Assemblea regionale dalla consigliera di opposizione ed ex assessora Manuela Bora (Pd) a proposito delle dichiarazioni che lo stesso assessore avrebbe rilasciato ai media, il 15 settembre, sulla possibilità di somministrare la pillola Ru486 nei consultori fino alla nona settimana. "La circolare del Ministero della Salute del 12 agosto del 2020 sull’interruzione volontaria della gravidanza è un atto normativo che non ha bisogno di recepimento con atti della Giunta Regionale", ha detto Saltamartini che, a margine della seduta, ha ricordato anche di essere stato iscritto al Partito Radicale.

Forse "è Carnevale, ogni scherzo vale...", ha attaccato in replica Manuela Bora ‘contestando’ all’assessore di aver fatto ‘inversione a u’ sulle proprie dichiarazioni precedenti in cui avrebbe "scaricato la responsabilità sui medici" il fatto di non somministrare la pillola Ru486 nei consultori: "Aveva affermato che le linee guida non erano vincolanti, si è rimangiato quello che ha detto: ora dice che le linee guida vanno applicate perché self executive, in contraddizione con se stesso".

"La Legge 194 del 1978 è una legge dello Stato – ha rimarcato in aula Filippo Saltamartini – che ha eliminato la piaga degli aborti clandestini per cui migliaia di donne sono infaustamente cadute. È una legge validata anche dal corpo elettorale con il referendum del 1981. È chiaro dunque che l’aborto è un potere che le donne possono esercitare, quale disposizione del proprio corpo, un moderno habeas corpus. La direttiva del Ministero della Salute, 12 agosto 2020, che garantisce la somministrazione della Ru486 fino alla nona settimana (prima era fino alla settima) non può essere in dubbio, considerato il potere affidato allo Stato dalla Costituzione di individuare i principi della materia". Giun ta e maggioranza consiliare delle Marche "non vogliono né possono mettere in discussione l’efficacia dei provvedimenti normativi tra cui si collocano circolari per amministrazioni e Enti che si occupano di sanità. La legge 194/1978 si occupa anche di tutela della maternità".

Le Marche, come si ricorderà, erano finite in mezzo alle polemiche un paio di mesi fa per un post su Instagram dell’influencer Chiara Ferragni: "Fratelli d’Italia ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni. Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano".

L’accusa venne decisamente respinta da Fratelli d’Italia: "Tutto falso e infondato – replicò Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito – In due anni di governo regionale di Fd’I non è stato promosso alcun atto che vada contro la Legge 194 o che modifichi il diritto di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza".