Covid, Acquaroli: "Il Green pass non ha funzionato, la vaccinazione sì"

Il presidente della regione Marche a gamba tesa: "lo strumento del certificato verde lascia dei dubbi, perché utilizzato per incentivare una vaccinazione che stava comunque funzionando"

Francesco Acquaroli

Francesco Acquaroli

Ancona, 10 novembre 2021 - Il presidente della regione Marche interviene a gamba tesa sul Green pass, ai microfoni di Rainews24: "Con il certificato verde c'è stato solo un incremento relativo delle dosi".

Ciò che ha funzionato, secondo Francesco Acquaroli, è il vaccino, ma non il Green pass. "Il Green pass è uno strumento che ha portato tanti, ma relativamente tanti cittadini a vaccinarsi". Poi entra nello specifico: "Quando è stato introdotto il primo Green pass nelle Marche - ha aggiunto - non è che avessimo un numero bassissimo di vaccinati, di fatto si è incrementata, tra il primo Green pass di agosto e il secondo più recente messo anche nei luoghi di lavoro, la vaccinazione nell'ordine del 10-15%".

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"Alcune di queste persone - ha detto ancora Acquaroli - si sarebbero vaccinate ugualmente. Io ritengo che la vaccinazione, che in Italia è su base volontaria, abbia avuto un effetto positivo; poi su quanto dura la vaccinazione, su quanto gli anticorpi restano nei vaccinati, sull'importanza di quanto è stato realizzato nella vaccinazione contro la pandemia non sono io a dirlo ma i dati scientifici".

I dubbi di Acquaroli sul Green pass

Per il Green pass "sarei stato favorevole per alcuni eventi di massa specifici, che possono essere oggetto di aggregazione e assembramento". "Non bisogna avere un atteggiamento ideologico, sono d'accordo. - ha affermato - Quando diciamo che il Green pass è sicuro, affermiamo che chi entra in un ristorante e ha fatto il tampone o il vaccino, rende un ambiente sicuro. Io dico che - ha riferito - stamattina dai dati del nostro Centro elaborazione dati, il 47-48% dei positivi di oggi risulta essere vaccinato in seconda dose e mediamente la percentuale in questi ultimi giorni è mediamente oltre la soglia del 40%, intorno al 45%. Quindi chi ha fatto il tampone certifica la sua negatività e chi ha fatto il vaccino è ritenuto sicuro...".

"La situazione a novembre del 2020 non è paragonabile con quella del novembre 2021 - ha ribadito però Acquaroli - ed è stato chiaro l'impatto del vaccino, non del Green pass: io confermo che l'effetto del vaccino sulle terapie intensive, sull'area medica e sui contagi, è sicuramente un effetto molto importante". Invece "lo strumento del Green pass a mio avviso lascia dei dubbi, perché utilizzato per incentivare una vaccinazione che stava comunque funzionando".