Alluvione nelle Marche, la giunta Acquaroli stanzia 15 milioni per sistemare i fiumi

Il governatore a due settimane dall’apocalisse: "Uno sforzo enorme". In arrivo le prime consulenze dell’inchiesta su meteo e dati dell’acqua. Intanto si continua a cercare Brunella Chiù

Sommozzatori al lavoro tra Misa e Nevola, i fiumi protagonisti del disastro

Sommozzatori al lavoro tra Misa e Nevola, i fiumi protagonisti del disastro

Ancona, 30 settembre 2022 - "Massima attenzione" da parte della protezione civile regionale delle Marche per le ricerche di Brunella Chiù, 56 anni, l'unica persona che risulta ancora dispersa dopo l'alluvione del 15 settembre nel Senigalliese, giunte ormai al 15esimo giorno e ancora senza esito. Lo assicura l'assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi: «sono arrivati 40 gruppi di cinofili della Protezione civile e dei vigili del fuoco per accelerare il lavoro». Le ricerche procedono via terra e via acqua, lungo il fiume Nevola, anche ripercorrendo zone già visitate, dove ci sono punti difficilmente accessibili.

Oggi si sono concentrate nel territorio di Corinaldo. La zona è sorvolata anche dai droni. A terra i vigili del fuoco stanno usando ruspe e mezzi di movimento terra per 'demolire' i cumuli di detriti lasciati dalla piena. Lungo i corsi d'acqua sono impegnati sommozzatori dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Oltre 60 le persone impegnate a terra: 48 vigili del fuoco, 26 volontari di protezione civile. E ancora altri vigili del fuoco sono oggi al lavoro per liberare il ponte Garibaldi a Senigallia ostruito da tronchi, rami e detriti. Domenica 2 ottobre sarà celebrato a Barbara il funerale della figlia di Brunella, Noemi Bartolucci, di 17 anni: erano state portate via insieme dall'onda di piena, mentre stavano cercando di spostare le auto sotto casa. Unico scampato il fratello maggiore di Noemi, Simone, che era riuscito ad aggrapparsi ad un albero. 

Acquaroli stanzia 15 milioni per sistemare i fiumi

Basta alluvioni che spazzano via vite umane e sacrifici di una vita. Il consiglio regionale delle Marche ieri si è impegnato ad approvare, nell’assestamento di bilancio, oltre 15 milioni di euro da destinare alla manutenzione dei fiumi delle Marche tra il 2022 e il 2024. "Uno sforzo enorme – ha commentato il presidente della Regione Francesco Acquaroli – sono risorse che si aggiungono a quelle che avevamo già stanziato per questa finalità nel biennio 2021- 2022, e cioè 6,4 milioni di euro. Siamo a 22 milioni di euro di risorse regionali che mai nessuno aveva fatto precedentemente, ma tutto ciò si è reso necessario alla luce della forza devastante delle precipitazioni piovose verificatesi". A sostegno delle imprese colpite saranno implementate a 6 milioni le risorse per il fondo straordinario.

Gli investimenti arrivano a due settimane esatte dall’apocalisse di acqua e fango che ha colpito diversi territori comunali nelle provincie di Ancona e Pesaro e Urbino, portandosi via 12 vite e una donna ancora dispersa.

Dal giorno dell’alluvione il fascicolo aperto dalla Procura di Ancona, per omicidio colposo plurimo e inondazione colposa, è ancora contro ignoti. I carabinieri del Nucleo investigativo e i carabinieri Forestali, delegati per le indagini dal procuratore aggiunto Valentina D’Agostino e dalla pm Valeria Cigliola, procedono su due filoni. Uno sui soccorsi e lo stato di allerta e l’altro sulla manutenzione del territorio anche alla luce dell’alluvione precedente, quella che nel 2014 colpì Senigallia. Per la mancata allerta meteo si dovrà capire se ci sia stato un mero errore di valutazione, non legato quindi ad imperizia, negligenza e imprudenza che porterebbero a ravvisare responsabilità penali. Per l’aspetto più tecnico potrebbe essere necessario affidare già le prime consulenze, ad un climatologo o un idrologo che possa analizzare i dati correttamente. Per ora non sono state chieste perizie.

Gli investigatori non hanno proceduto nemmeno a sequestri e si sono limitati ad acquisire materiale documentale sui piani di emergenza nei Comuni coinvolti dalle piene dei fiumi Nevola e Misa, a sentire i sindaci e personale di Protezione Civile sulla macchina dei soccorsi messa in atto quando si sono resi conto dell’emergenza. Realizzato anche un video di due ore, fatto pochi giorni dopo l’esondazione, sorvolando in elicottero le zone alluvionate.