Alluvione Marche, dimessa la madre di Mattia che torna nel luogo dove è stata salvata

Mancato allarme ai sindaci, il Governatore Acquaroli vuole accertare la regolarità delle procedure adottate. Il ministro dell'Interno Lamorgese nei territori colpiti: "Vicinanza alla comunità". Sono 11 le vittime del disastro, continuano le ricerche dei due dispersi

Ancona, 22 settembre 2022 - Dopo una settimana di ricovero in ospedale a Senigallia, è stata dimessa Maria Silvia Mereu, la farmacista di 42 anni, travolta dalla piena del fiume Nevola la sera del 15 settembre mentre, con il figlio di 8 anni, Mattia (ancora disperso), era uscita dall'auto, invasa dall'acqua, per tentare di mettersi in salvo. Silvia era stata trascinata per diversi chilometri a valle fino ai terreni dell'azienda agricola Patti Vanocci Lidia, in territorio di Castelleone di Suasa, dov'era stata poi recuperata, infreddolita e provata, dopo essere rimasta qualche ora in mezzo al frutteto distrutto e ricoperto dall'acqua.

Alluvione Marche, la mamma del bambino disperso: "Gli ultimi attimi col mio Mattia"

Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a Senigallia (foto Effimera)
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a Senigallia (foto Effimera)

In giornata la farmacista, su sua richiesta, in compagnia dei propri famigliari, della Protezione civile e del sindaco di Castelleone di Suasa, Carlo Manfredi, è tornata nell'area dov'era stata salvata (a poca distanza era stata rinvenuta la sua Mercedes Classe A bianca sul greto del fiume) per un rapido sopralluogo. "È stata dimessa stamattina dall'ospedale.- conferma Alessandro Fontana, zio di Mattia - Almeno una, di buona notizia, un 'raggino' di sole...", ma in giorni carichi di dolore, tensione e attesa, in particolare per la famiglia e la comunità di San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino) dove Silvia risiede con Mattia, per le ricerche del bambino che continuano incessantemente da una settimana sia lungo il corso d'acqua, fino a Senigallia, sia con squadre di terra sul greto e intorno agli argini in particolare a valle del Ponte del Burello tra Corinaldo e Trecastelli. 

Sub fino a Senigallia, ricerche di Mattia e Brunella anche coi droni

Sono arrivate alla confluenza tra il fiume Nevola e il Misa, in frazione Bettolelle di Senigallia (Ancona), le ricerche in acqua di Mattia Luconi, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni, dispersi dalla sera del 15 settembre, travolti dall'esondazione del Nevola che ha portato devastazione e 11 vittime accertate. I sommozzatori di Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del fuoco stanno continuando a 'setacciare' i fiumi e, entro 2-3 giorni potrebbero arrivare alla foce del Misa. Le ricerche per ora non hanno dato esiti e proseguono parallelamente a quelli a terra, a pettine, lungo il greto e gli argini del Nevola. Queste ultime si concentrano in particolare nella zona del Ponte Burello, a Corinaldo, e Trecastelli. I vigili del fuoco stanno operando anche coi droni. 

Le indagini della Regione Marche

Intanto, la Regione Marche intende far luce "sulle procedure adottate e i comportamenti assunti da parte delle competenti strutture organizzative della protezione civile regionale" prima e durante l'alluvione di giovedì scorso. Lo ha annunciato il governatore Francesco Acquaroli, che questa mattina ha scritto al segretario generale della Regione per chiedergli di istituire una commissione tecnica "per svolgere un'indagine". I danni sono ingenti, nel disastro hanno perso la vita 11 persone e due sono disperse. La Commissione dovrà evidenziare "eventuali disfunzioni e responsabilità". "È un atto necessario a garanzia di tutti", conclude. 

Nella sala operativa la scatola nera non funzionava da mesi

Lamorgese nei territori colpiti

Oggi il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese visiterà  i luoghi colpiti dall'alluvione del 15 settembre nell'Anconetano: prima a Barbara, poi sarà a Ostra e Senigallia.

"Una visita per essere vicini a coloro che hanno perso famigliari e anche ai feriti, sperando che ci sia rapidamente una riapertura delle attività produttive, delle scuole, un riavvio di una vita normale, e che l'esperienza vissuta in questo periodo ci faccia pensare all'importanza della prevenzione nella cura del territorio", dice.

Quanto agli aiuti, "Il governo ha già stanziato cinque milioni - aggiunge-. Gli imprenditori li giudicano insufficienti? Questa è solo una prima risposta, ho sentito l'intervento del presidente Draghi. I cinque milioni sono per l'immediatezza, poi verranno valutate altre possibilità. E su questo è stata data la massima disponibilità".

Il ministro non si pronuncia sul tema della mancata allerta ai sindaci: "Mancata 'manutenzione' del territorio e mancata allerta? Su questo non mi posso esprimere, si vedrà nell'inchiesta", aggiunge.

Poi arrivano i ringraziamenti ai sindaci e ai soccorritori: "Grazie ai sindaci, avamposto nel territorio dello Stato, alla protezione civile e a coloro che hanno operato, le forze di polizia, per dare una mano nei soccorsi, per cercare di rendere meno gravoso sul territorio quello che è stato un evento imprevisto, eccezionale, alluvionale"

A Barbara Lamorgese visita  l'unità di comando locale (Ucl) con il sindaco Riccardo Pasqualini, il presidente della Provincia Daniele Carnevali, il prefetto di Ancona Darco Pellos, autorità e forze dell'ordine, e poi il ponte dove è stata travolta l'auto di Brunella Chiù.

Acquaroli: "Serve un piano nazionale"

Le calamità, come le esondazioni, e il sistema di gestione delle emergenze e delle allerte sono «argomenti complicati e complessi, la gestione presuppone il piano straordinario a livello nazionale». Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Barbara (Ancona), a margine della visita della ministra Luciana Lamorgese, risponde ai cronisti sulle fasi che hanno preceduto l'alluvione. "Ho chiesto una riunione alla Conferenza delle Regioni che sarà trattata la settimana prossima all'ordine del giorno", ha detto Acquaroli dopo l'annuncio che la Regione istituirà una commissione d'indagine per fare luce sull'accaduto. Le richieste di dimissioni: "Il Pd ha governato la Regione per 25 anni», il commento. «Noi abbiamo 12 aste fluviali importanti, negli ultimi 14 anni abbiamo avuto altre vicende molto dolorose in questa provincia, sul Misa e non solo, - ha ricordato - sottoporremo la questione alla Conferenza delle Regioni e al governo per prendere atto che c'è una gestione complessa del territorio che va messo in sicurezza".

Le ricerche dei dispersi

Le ricerche di Mattia Luconi, 8 anni, e Brunella Chiù, 56, si stanno concentrando in un tratto preciso di fiume Nevola, tra i territori di Corinaldo e Trecastelli (Ancona), dove sono state trovate le auto di Brunella e, a circa 600 metri di distanza, del figlio Simone Bartolucci, che è scampato al disastro.

La richiesta di stato di emergenza

La richiesta di stato di emergenza nazionale, firmata dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, arriverà sul Tavolo del Governo e, se accolta, consentirà anche all'Umbria, insieme alla Regione Marche, di avere a disposizione le prime risorse necessarie per far fronte agli interventi che sono stati realizzati o che si stanno realizzando.

Federbalneari: "Danni per oltre tre miliardi di euro"

'L'alluvione ha messo in ginocchio le Marche, nella parte settentrionale si contano perdite per oltre 3 miliardi di euro, soprattutto nella città di Senigallia dove sono state duramente colpite anche le locali attività balneari . Secondo le stime, i danni agli stabilimenti di Senigallia superano i 700 mila euro ed in mare si sono riversati km di detriti che hanno coinvolto principalmente le province di Ancona e Pesaro. Da giorni gli imprenditori balneari sono al lavoro senza sosta per togliere le macerie'' dice Francesca Rossi, delegata per Federbalneari Marche. ''In un momento di crisi economica questa calamità naturale ha colpito al cuore il centro nevralgico del turismo di Senigallia. In questo stato di calamità naturale sarà necessario proseguire con la ricostruzione con procedure normative semplificate'' sottolinea Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia. ''Federbalneari Italia si farà portatrice delle istanze dei concessionari marchigiani sui tavoli di Governo e Regione''.