Alluvione Marche: forza posto di blocco, investe volontario e scappa

E' successo a Senigallia. Il guidatore, un 74enne, si è poi costituito: ora è indagato in stato di libertà. Il volontario, un 41enne di Grosseto, non è in gravi condizioni. Acquaroli: "Massima solidarietà"

Il ritrovamento dell'auto dell'ultima dispersa nell'alluvione delle Marche (Effimera)

Il ritrovamento dell'auto dell'ultima dispersa nell'alluvione delle Marche (Effimera)

Senigallia, 24 settembre 2022 - Un volontario toscano che stava lavorando a Senigallia in seguito all'emergenza alluvione nelle Marche è stato investito da un automobilista che ha forzato un posto di blocco ed è poi fuggito. Dopo l'alluvione, e il ritrovamento, ieri, del corpo del piccolo Mattia di 8 anni, le ricerche proseguono senza sosta per individuare l'altra dispersa, Brunella Chiù. Il padre del bambino strappato dalle braccia della mamma dalla furia dell'acqua, oggi posta uno straziante ricordo del figlio: "Torneremo a fare i giri in vespa e a tirar baci".

Stando alle prime informazioni, il volontario è stato trasportato in ospedale, dove è stato valutato in codice verde, e sta bene. Tutto sarebbe nato dalla pretesa dell'automobilista di procedere oltre il blocco. Al divieto imposto dal volontario, l'uomo ha forzato il posto di blocco, lo ha investito ed è fuggito. Solo più tardi si è costituito

Chi è l'investitore

L'uomo, ora indagato in stato di libertà, è di un 74enne del luogo: voleva passare in una delle strade ancora chiuse per la rimozione di fango e detriti, all'incrocio tra via Anita Garibaldi e via Marche. Prima ha litigato con il volontario, un 41enne della provincia di Grosseto, che stava presidiando le transenne, poi ha cercato di forzare lo stop, spostando le barriere ed è passato, investendo di striscio il volontario, per fuggire senza prestare soccorso.

La polizia stradale ha raccolto degli elementi da alcuni testimoni, ma nel frattempo l'investitore si è presentato dai carabinieri.

Il tweet della protezione civile

''Chi opera per il bene comune non può essere un bersaglio - scrive in un tweet il Dipartimento di Protezione civile - Massima solidarietà al volontario della Vab, intenzionalmente investito da un automobilista. E a tutti gli operatori impegnati nell'assistenza alla popolazione va la nostra riconoscenza''.

Acquaroli: "La nostra gratitudine a tutti i volontari che aiutano le Marche"

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli esprime la propria solidarietà su Facebook al volontario investito: "Esprimo la massima solidarietà al volontario Vab della provincia di Grosseto, impegnato a Senigallia, che è stato investito da un cittadino alla guida di un'automobile mentre presidiava le transenne di una strada ancora chiusa per la rimozione di fango e detriti. La nostra gratitudine va a lui, a tutti i volontari che stanno raggiungendo le Marche da ogni parte d'Italia per aiutare le popolazioni colpite e a tutti i volontari marchigiani impegnati".

La solidarietà del presidente Giani

Affettuosa solidarietà e l'augurio di poter riprendere il proprio lavoro al fianco della popolazione colpita dal nubifragio dei giorni scorsi. Arrivano dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al volontario della Vab (Vigilanza antincendi boschiva), impegnato nelle Marche con la colonna mobile della Protezione civile toscana, che è stato investito. "Un gesto grave - sottolinea il presidente - che nessun senso di esasperazione per la difficoltà della situazione può giustificare, tanto più perché colpisce una persona che sta prestando la sua opera, con generosità e impegno, per assistere quelle comunità così duramente provate". Il volontario, controllato in ospedale, spiegano dalla Regione, non ha subito per fortuna niente di grave, solo contusioni.

La Vab: "Bel ringraziamento"

"Qualche volta questo è il ringraziamento per quello che facciano", è il commento amaro di un esponente della Vab (Vigilanza Anti Incendi Boschivi) sull' investimento di un volontario della Vab da parte di un'automobilista che ha forzato un posto di bocco, nel Senigalliese. "Noi siamo volontari - sottolinea -, siamo qui per aiutare".

"Evento meteo così ogni mille anni"

Secondo il rapporto messo a punto dalla Protezione Civile, la tremenda alluvione che ha colpito le Marche tra il 15 e il 16 settembre è stato un evento meteo eccezionale, al punto "che ha una probabilità di accadimento una volta oltre 1000 anni".  I tempi di ritorno delle cumulate di pioggia negli intervalli di tempo 3 h e 6h hanno raggiunto valori che si possono definire "fuori scala" rispetto alle metodologie utilizzate, sicuramente superiori a 1000 anni. Il fatto è confermato dall'estensione delle aree alluvionate dal fiume che hanno occupato anche terreni deposti come minimo in epoca medioevale.  Gli idrometri della rete di monitoraggio installati nei bacini di Misa e Nevola per seguire l'andamento dei livelli idrici, eccettuato quello di Bettolelle, situato a valle della confluenza tra i due fiumi, sono stati danneggiati o spazzati via da una improvvisa ondata di piena che ha sormontato i sensori senza dargli neanche il tempo di segnalare l'aumento dei livelli registrati. Questo ha reso impossibile il monitoraggio strumentale di quanto si stava verificando. In un intervallo di un`ora all`incirca tra le 20,30 e le 21,30 si è in pratica passati da una situazione misurata di pochi centimetri di acqua in alveo, ad una situazione di assenza del dato.