Bollettino Covid Marche, i contagi del 4 aprile 2022

Pochi tamponi, come sempre nel weekend. Nelle ultime 24 ore 860 positivi, incidenza in risalita

Il bollettino Covid nelle Marche del 4 aprile 2022

Il bollettino Covid nelle Marche del 4 aprile 2022

Ancona, 4 aprile 2022 - Nelle ultime 24 ore nelle Marche si contano 860 positivi al Covid, mentre l'incidenza risulta in lieve risalita a 1.025,57 (ieri 1.002,53).  Esiguo, come sempre nel weekend, il numero di tamponi analizzati: 2.536 (la metà circa di ieri) di cui 2.133 nel percorso diagnostico (40,3%) e 403 nel percorso guariti; su 201 casi in corso un approfondimento epidemiologico.  Le persone con sintomi sono 183; i casi comprendono 235 contatti stretti di positivi, 228 contatti domestici, due in setting lavorativo, uno ciascuno in setting scolastico/formativo, sanitario, assistenziale. 

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I ricoveri

Negli ospedali della Regione sono 255 i pazienti ricoverati in area Covid, di cui 10 in terapia intensiva (-1 rispetto al giorno prima), con 9 ingressi in area non critica

Marche, la mappa del contagio

I positivi riscontrati in provincia di Ancona sono 322; a seguire, per numero assoluto di casi, Macerata (172), Ascoli Piceno (145), Pesaro Urbino (112), Fermo (87). Sono invece 22 i positivi provenienti da fuori regione

Le fasce d'età più colpite

Ancora una volta - i contagi sono presenti in tutte le fasce d'età - sono persone tra i 25 e i 44 anni quelle maggiormente interessate dai contagi (232); poi le fasce d'età 45-59 anni (219), 60-69 anni (79) e 6-10 anni (78).

I decessi

Sono stati 8 i decessi oggi nelle Marche: un uomo di 84 anni di Montegranaro (Fermo), una donna di 73 anni di Ancona, un uomo di 82 anni di Chiaravalle (Ancona), un uomo di 97 anni di Ancona, una donna di 63 anni di Treia (Macerata), un uomo di 84 anni di Tolentino (Macerata), un uomo di 81 anni di Osimo (Ancona), un uomo di 91 anni di Jesi (Ancona). Tutti avevano patologie pregresse. 

Covid Marche: i dati di ieri

Ieri si contavano 1.885 casi di Covid (335 i sintomatici), con 5.213 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 36,2% (sabato era al 40,5% con 2.180 casi); l'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti è scesa per l'undicesimo giorno consecutivo, passando da 1014,31 a 1002,53.  Sempre ieri erano complessivamente 244 i pazienti assistiti negli ospedali delle Marche (-5) e 45 (-2) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti, mentre non si sono registrate vittime (e non accadeva dall'8 marzo).  Nelle terapie intensive c'erano 11 pazienti (+1) e il tasso di occupazione dei posti letto era al 4,3%; sono 53 (+1) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 180 (-7) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 22,8%.  Il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è di 3.721 morti. 

Cisl: aumento dei casi tra i sanitari

 "L'attuale organizzazione in Area Vasta 3 relativa alla gestione dei pazienti covid in tutte le strutture ospedaliere e territoriali sta creando seri problemi ad operatori e pazienti. L'aumento dei contagi tra gli operatori dovuta alla promiscuità di pazienti rende ancora più difficile l'assistenza", afferma la segretaria regionale Cisl Fp Marche, Paola Ticani. Quindi la sindacalista rimarca che "il personale dei Pronto soccorso, allo stremo dopo due anni di pandemia, si trova per l'ennesima volta a gestire urgenze, emergenze, pazienti covid e ad assistere i tanti pazienti che non trovando il posto letto nel reparto dedicato rimane per giorni nei locali e nei corridoi dei Pronto Soccorso".  Una settimana fa, fa notare Ticani, "evidenziavamo la presenza di pazienti covid solo in alcuni reparti, oggi, il fenomeno si è esteso pressoché a tutte le Unità di degenza. Non si riescono a capire le motivazioni di perseverare nella scelta di mantenere nello stesso reparto pazienti negativi e pazienti positivi al covid seppure in stanze dedicate". Ed evidenzia che "fin dall'inizio, infatti, è stata evidente la crescita dei contagi tra gli operatori e i degenti.