Bollettino Covid Marche, i contagi del 16 marzo 2022

In calo i contagi rispetto a ieri, ma l'incidenza cumulativa su 100mila abitanti è in forte crescita: 908,16

Il bollettino Covid Marche del 16 marzo 2022

Il bollettino Covid Marche del 16 marzo 2022

Ancona, 16 marzo 2022 - Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 2.424 casi di Covid (di cui 484 i sintomatici), con 5.644 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 42,9% (ieri era al 44,2% con 3.271 casi). Il fatto è che l'incidenza cumulativa su 100mila abitanti è in forte crescita, passando da 862,99 a 908,16. Più in generale, nella nostra regione si nota un notevole aumento dei contagi, con una crescita di oltre il 40% dei contagi in 15 giorni, tanto che l’assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini, ha lanciato una sorta di appello: "Non abbassare la guardia". 

Focus bollettini: Emilia Romagna - Veneto - Italia

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Covid, i ricoveri nelle Marche

Sono complessivamente 168 (+3) i pazienti assistiti negli ospedali delle Marche e 11 (-17) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 8 pazienti (-4) e il tasso di occupazione dei posti letto è al 3,1%; sono 46 (+2) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 114 (+5) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 15,7%. Sono 11 persone nei pronto soccorso, 135 ospiti nelle strutture territoriali

Il contagio provincia per provincia

Ecco i dati di oggi, la mappa:

Ascoli Piceno 426 casi

Pesaro 332

Macerata 472

Ancona 723

Fermo 343

Fuori regione 128

Una vittima nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore è stata registrata una sola vittima correlata al Covid: una donna di 94 anni di Castelfidardo, affetta anche da altre patologie. Il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è di 3.649 morti

Covid oggi, Agenas: reparti non critici fermi al 13%

Un anno fa, in Italia, continuava a salire, toccando il 39%, l'occupazione dei posti nei reparti di area non critica da parte di pazienti Covid. Attualmente è invece stabile al 13%. Anche l'occupazione delle intensive è stabile al 5% a livello nazionale mentre, esattamente un anno fa, la percentuale era sette volte maggiore e cresceva senza sosta, toccando quota 35%. Lo indicano i dati (Agenas) del 15 marzo 2022, confrontati con quelli del 15 marzo 2021.

Nel dettaglio, in base al monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, rispetto al 14 marzo 2022, l'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid cala in 5 regioni: Campania (6%), Liguria (al 5%), Sicilia (7%), Toscana (6%), Umbria (5%); cresce, però, in 3: Basilicata (al 4%), Calabria (8%), Pa Bolzano (3%). È invece, stabile in 13 regioni o province autonome: Abruzzo (al 7%), Emilia Romagna (6%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (8%), Lombardia (4%), Marche (5%), Molise (5%), Piemonte (4%), Pa Trento (2%), Puglia (5%), Sardegna (9%), Valle d'Aosta (3%) e Veneto (3%).

L'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica da parte di pazienti con Coronavirus, a livello giornaliero scende in 6 regioni: Marche (15%) Campania (13%), Liguria (15%), Molise (15%), Pa Trento (6%) e Valle d'Aosta (10%).

Mentre cresce in 4: Abruzzo (al 21%), Basilicata (23%), Calabria (30%), Pa di Bolzano (12%). È stabile nelle restanti 11: Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (16%), Lombardia (8%), Piemonte (9%), Puglia (19%), Sardegna (20%), Sicilia (23%), Toscana (13%), Umbria (25%) e Veneto (7%).