Marche, Filisetti: "Inutile chiudere le scuole, stiamo affrontando i problemi"

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale: "Non possiamo fasciarci la testa prima, la dad dipende da Regione e Comuni"

Il direttore dell’Ufficio scolastico regione Ugo Filisetti

Il direttore dell’Ufficio scolastico regione Ugo Filisetti

Ancona, 9 gennaio 2022 - Il sistema scolastico è messo a dura prova dall’aggressività contagiosa della variante Omicron, ma dai vertici regionali si chiede calma e nessuna intenzione di venir meno alla strada tracciata dal governo. Quanto ribadito dal ministero dell’Istruzione, ossia il mantenimento delle lezioni in presenza, viene confermato da Ugo Filisetti, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale.  

Dottor Filisetti, esistono al momento le condizioni sufficienti per mantenere le scuole aperte con classi in presenza nonostante la raffica di contagi? "La situazione è sotto controllo, non ci sono i presupposti per la chiusura delle scuole e il ritorno, anche se temporaneo, alla didattica a distanza. Sarebbe una contraddizione in termini. Ritengo che al momento sia inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta, senza dimenticare che la didattica a distanza e altre misure sono disposte dalle autorità locali, Regione e comuni, non dall’Usr". Però il numero del personale, docente e non, assente è abbastanza elevato, non è così? "È vero, il tasso di assenza è elevato ed è ovviamente al di sopra della media ordinaria in tempi pre-pandemici. Detto questo abbiamo trovato e stiamo ancora cercando i rimedi ideali per sopperire a questa problematica". Qual è il numero del personale scolastico assente ad oggi? "Non le so dire il numero esatto, direi che siamo attorno al 10%, forse qualcosa di più, ma stiamo tenendo comunque bene. Laddove vengano a mancare delle figure professionali, docenti e non solo, gli istituti stanno supplendo con il potenziamento e con i supplenti". Se la matematica non è un’opinione, il 10% di circa 35mila addetti in tutta la regione significa che almeno 3.000-3.500 dipendenti sono fuori servizio: possibile che si via siano dei disagi? "Certo, disagi ce ne sono, ma non a tal punto da mettere a rischio lo svolgimento delle lezioni. Secondo me c’è troppa preoccupazione attorno al mondo della scuola, anche l’informazione a volte peggiora il quadro reale. Ci sono eventi straordinari che però possono capitare, vedi ad esempio una forte nevicata inattesa: all’inizio crea una serie di disagi, appunto perché non preventivabile, ma poi le cose si aggiustano e ci si inizia a convivere. Presto accadrà la stessa cosa anche con la pandemia". Andando nel concreto, ci sono istituti che hanno dovuto interrompere il servizio in presenza a causa del Covid? "Me ne risultano appena un paio, tra infanzia e primaria, dove è stato necessario chiudere il tempo pieno per mancanza di personale. Vediamo cosa succede nel fine settimana e poi lunedì penseremo all’eventuale aggiornamento". I sindacati lamentano la mancanza di coordinamento sul fronte del tavolo della sicurezza, come risponde? "L’ultima riunione c’è stata a inizio dicembre e la prossima l’abbiamo calendarizzata per l’inizio della prossima settimana, martedì, mercoledì al massimo. Dovremo aggiornare il protocollo sulle regole legate a quarantene e via discorrendo rispetto a quella riunione". Quanti sono gli insegnanti e il personale scolastico dell e Marche che dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale a metà dicembre non hanno adempiuto e dunque sono sospesi? "Non ho il numero esatto, immagino pochissime centinaia, come dice lei forse 200. In ogni caso non hanno rappresentato un problema per il sistema". Dottor Filisetti, possiamo considerare l’anno didattico 2021-2022 regolare? "Certo".

 

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