Coronavirus Marche oggi 9 gennaio 2022, 1.884 nuovi contagi

Si impenna l'incidenza: oltre 800 casi per 100mila abitanti. Tasso di positività del 15,6%. Altri due morti, ricoveri: 309 pazienti nei reparti e 55 nei pronto soccorso

Ancona, 9 gennaio 2022 - Rimane elevato il numero di nuovi casi di Covid 19 nelle Marche: 1.884 i positivi rilevati nell'ultima giornata (ieri 2.318) ma il tasso di incidenza si impenna a 840,67 su 100mila abitanti (ieri 761,75).

AGGIORNAMENTO Covid Marche: bollettino 10 gennaio 2022. Dati e contagi

Me Marche sono comunque la migliore regione del Centro Italia (Umbria 2.000 su 100mila, Toscana 2.500, Abruzzo 2.000, Lazio 1.400) e tra le migliori in Italia, al 18esimo posto.

Coronavirus Marche, i dati del 9 gennaio 2022
Coronavirus Marche, i dati del 9 gennaio 2022

I 1.884 nuovi casi rappresentano una positività del 15,6% su 12.079 tamponi analizzati del percorso diagnostico screening (16.462 i tamponi totali, oltre a 8.645 tamponi antigenici).

La mappa del contagio

La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di contagi nelle 24 ore, 749, seguita da Ascoli Piceno con 349, Macerata con 261, Fermo con 257, Pesaro Urbino con 189, e 79 casi fuori regione.

Le classi d'età dove è più diffuso il contagio sono 25-44 anni con 575 casi, e 45-59 con 437. Le fasce da zero e 18 anni raccolgono 398 casi (110 tra i bambini 6-10 anni e 152 tra i ragazzi 14-18 anni), mentre ci sono 203 casi tra i giovani 19-24 anni.

L'origine del contagio

I soggetti con sintomi sono 453, quelli per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici sono 430. Il 62% dei positivi di oggi è vaccinato con 2 dosi, i ricoverati in terapia intensiva sono per il 19% vaccinati, per l'81% non vaccinati. 

Ricoveri

Sono 309 (+2 su ieri) i pazienti assistiti nei reparti ospedalieri delle Marche e 55 (+16) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 54 pazienti (-2), 44 dei quali non vaccinati, e il tasso di occupazione dei posti letto è al 21,4%; sono 56 (-3) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 199 (+7) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica è al 25,4%.

Morti Covid

Nelle ultime 24 ore sono state registrate altre 2 vittime correlate al Covid-19, entrambe affette da patologie pregresse. Il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è di 3.291 morti. 

Acquaroli: "Siamo in una fase complicata"

"Da domani si archiviano le Festività di Natale e Capodanno, e ricomincia la quotidianità delle nostre settimane. Rispetto allo scorso anno caratterizzato da forti restrizioni, quella che viviamo è una fase molto diversa dove gli effetti della vaccinazione hanno ridotto sensibilmente i ricoveri nelle aree mediche e nelle terapie intensive, seppure in un contesto ancora fortemente condizionato dall'elevato numero dei contagi. È una fase complicata perché completamente nuova rispetto a quelle che abbiamo affrontato fino a qualche mese fa".

Così in un lungo post su Facebook il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. "Partendo dall'impegno per il tracciamento, che diventa molto difficile da sostenere in tempi rapidi con numeri così elevati. Isolare le persone e liberarle alla fine delle quarantene e delle positività è complesso perché in questa fase i numeri sono ovunque elevatissimi. Pensate che oggi- prosegue. abbiamo oltre 1800 positivi, e bisogna contattare ognuno di essi e poi tutti i loro contatti stretti chiedendo loro di isolarsi. È facilmente comprensibile che tutto questo diventa una mole molto impegnativa".

"Prioritaria è poi la campagna per la vaccinazione- aggiunge il presidente della Regione Marche- Tra prime, seconde e terze dosi stiamo effettuando 18 mila somministrazioni giornaliere, la metà in più rispetto a quanto facevamo nella prima fase. Ma nonostante questo enorme sforzo, il fatto che ci sia stato richiesto di anticipare a quattro mesi i richiami della terza dose, unito alla scadenza del green pass al 1° febbraio, ha comportato che la stragrande maggioranza delle persone che avevano la seconda dose effettuata da più di quattro mesi debba oggi essere vaccinata entro questo mese di gennaio. In pochi giorni stiamo riallestendo centri vaccinali che possano essere adeguati allo scenario che ci è stato prospettato e che possano dare più stabilità alla campagna anche in futuro.

Sta di fatto che numeri così elevati, in un tempo così ristretto, richiedono pazienza e comprensione da parte di tutti perché sicuramente disagi ce ne sono stati e potrebbero capitare anche in futuro. Come è capitato per il numero verde, a causa del numero elevatissimo di chiamate". Un passaggio anche sulle scuole che nelle Marche hanno riaperto venerdì: "in tanti ci hanno chiesto di posticiparla e l'argomento è stato anche oggetto di una discussione in Conferenza delle Regioni, con una richiesta di intervento di posticipo fatta al Governo centrale, perché le normative attuali impediscono espressamente, sia in zona gialla che in zona arancione, di prendere provvedimenti rispetto alla DAD- spiega Acquaroli- L'epilogo della vicenda è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Governo centrale ha ritenuto non prorogabile il rientro in classe per tutti e anche le conseguenze, in caso di studenti positivi, dovranno essere gestite da un sistema già fortemente stressato". 

"Non dobbiamo mai dimenticare- scrive ancora- che il nostro impegno si esprime in un quadro di carenza atavica di personale sanitario in ogni settore, che è la conseguenza di scelte compiute in altri tempi. È lo stesso personale che si occupa delle vaccinazioni, di tamponi e tracciamento e delle Usca, proveniente dai reparti ordinari e sottratto quindi all'attività distrettuale dei dipartimenti di prevenzioni e alla gestione della rete territoriale e in parte ospedaliera.

La classica coperta corta che per coprire una parte ne scopre necessariamente un'altra. È una fase complicata ma molto diversa rispetto allo scorso anno, perché almeno per ora le nostre strutture ospedaliere non sono convertite per la sola pandemia ma riescono, nella stragrande maggioranza, ad occuparsi anche delle altre patologie. E come non ringraziare, a due anni dall'inizio della pandemia, tutti gli operatori sanitari che instancabilmente e anche esausti si fanno carico di tutto questo".

"Un elemento che va letto positivamente, riguarda l'andamento del contagio nelle Marche- evidenzia il presidente della Regione- Qualche settimana fa, prima delle Festività natalizie, la nostra regione aveva un tasso settimanale di incidenza di positivi ogni 100 mila abitanti tra i primi in Italia. Oggi abbiamo invece un tasso che ci vede nelle posizioni di coda in questa classifica nazionale. Per questo mi sento di ringraziare i cittadini marchigiani che hanno dimostrato buon senso e maturità, mettendo in campo quella prudenza che se non è riuscita ancora a piegare la curva dei contagi, difficile in questo contesto, ha almeno rallentato in maniera considerevole la sua crescita".

"I mesi di gennaio e di febbraio- conclude- saranno presumibilmente complessi. Noi metteremo in campo tutte le forze, le idee e la maggiore organizzazione possibile, compatibilmente con le risorse disponibili, per essere all'altezza delle aspettative e delle esigenze della nostra comunità". 

 

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