Covid 25 giugno 2021 Marche: bollettino coronavirus oggi. Dati e contagi

Trend sempre basso: i nuovi casi sono 13 e il tasso di positività è all'1,6%

Covid nelle Marche: i dati del 25 giugno 2021

Covid nelle Marche: i dati del 25 giugno 2021

Ancona, 25 giugno 2021 - Le Marche si godono la zona bianca (lo sarà tutta l'Italia da lunedì 28 giugno), l'azzeramento (o quasi dei contagi) e un indice Rt decisamente positivo. Lo è certamente anche quello a livello nazionale, stabile a 0,69 come la scorsa settimana. E' emerso dalla riunione della mattina della Cabina di Regia per il monitoraggio settimanale. Ancora in calo l'incidenza, passata dai 17 casi per centomila della scorsa settimana agli 11 per centomila di questa. 

Indice Rt Italia oggi fermo a 0,69. I dati di Emilia Romagna, Marche e Veneto

Coronavirus 25 giugno 2021 Marche: bollettino di oggi

Sono sempre bassi i contagi nelle Marche: nelle ultime 24 ore sono stati trovati 13 positivi su 817 tamponi testati nel percorso nuove diagnosi, con un rapporto positivi testati del 1,6%. Ieri ci sono stati solo 12 contagi con un tasso di positività all'1,3%.

Ricoverati e morti Covid nelle Marche, oggi

Oggi nelle Marche è tornato a calare il numero dei pazienti Covid-19 assistiti negli ospedali delle Marche: sono complessivamente 30, 3 in meno rispetto a ieri, tutti ricoverati nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 6 pazienti, come ieri: 2 a Pesaro, 2 a Torrette, 1 in pediatria ad Ancona e 1 al Covid Hospital di Civitanova Marche. Per quanto riguarda invece i decessi, oggi si è registrato un solo caso in tutta la provincia.

Nelle aree di semi-intensiva sono assistiti in 10, gli altri 14 pazienti (-3) sono ricoverati in reparti non intensivi. Nelle Marche ci sono 1.509 persone in isolamento domiciliare (-78), mentre nelle strutture territoriali sono ospitati complessivamente 52 persone (-2). Sono diventati complessivamente 99.022 i dimessi-guariti, 93 piu' di ieri. 

La mappa del contagio

I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 13: 3 nella provincia di Macerata, 1 nella provincia di Ancona, 3 nella provincia di Pesaro-Urbino, 3 nella provincia di Fermo, 3 nella provincia di Ascoli Piceno e 0 fuori regione.

Come ci si contagia

Questi casi comprendono soggetti sintomatici (4 casi rilevati), contatti in setting domestico (3 casi rilevati),  contatti stretti di casi positivi (3 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (0 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (0 casi rilevati), Contatti con coinvolgimento studenti di ogni grado di formazione (0 casi rilevati), screening percorso sanitario (0 casi rilevati), contatti con provenienza extra-regione (1 casi rilevato) e di 1 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso Screening un totale di n.235 test antigenici effettuati e n.2 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 1%.

Sanitari no-vax Marche, inviate 6mila lettere di diffida

Per quanto riguarda il caso dei sanitari no-vax, nelle Marche sono partite circa 6 mila raccomandate (tra 1.200 e 1.300 nella sola provincia di Ancona) a personale della sanità che risulta non vaccinato: lo ha confermato Patrizia Marcolini, dirigente del Servizio igiene e sanità pubblica della Regione. "Non sono tutti medici - ha spiegato -, ma anche infermieri, operatori sanitari e altre a figure che si occupano di sanità'". La dirigente ha parlato di una situazione "non preoccupante", considerando che i destinatari "non rappresentano assolutamente sanitari che non vogliono vaccinarsi", che è ampia la platea degli esonerati o di coloro che devono attendere prima di vaccinarsi e che proprio tra i sanitari "il no-vax da noi non è molto frequente, si contano su poche mani".

Sulla questione degli operatori sanitari chenon hanno ancora effettuato la vaccinazione, oggi si è espresso anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, in visita al polo ospedaliero Inrca della Monatagnola e al polo vaccinale allestito al PalaPormeteo. "Dobbiamo assolutamente procedere perchè è inaccettabile che un cittadino che entra in un ospedale per essere curato corra il rischio di essere contagiato da chi dovrebbe curarlo". "La cosa paradossale - ha poi aggiunto - è che il personale sanitario ha toccato con mano, in prima linea, le sofferenze e ha visto morire tanti cittadini. Faccio fatica a comprendere come ancora oggi ci sia difficolta' e rigidita' nei confronti dei vaccini".

Covid: altre notizie

Cancellate le prime tracce del Covid. "La prova che la Cina mente"

Da lunedì 28 giugno tutta l'Italia in zona bianca. Rt a 0.69, incidenza a 11

Discoteche: incontro ministero-Cts

Variante Delta, Europa scossa. L’Italia non la cerca: tutti i rischi. Domande e risposte

"Si metta la mascherina" e il ristoratore sciamano dà di matto