Covid Marche, Acquaroli: "Troppi positivi e in isolamento. Cambiamo le regole"

Il governatore: "Rischiamo di tenere a casa per settimane persone che non ne hanno i requisiti. Il test rapido è solo il primo passo verso una riforma più ampia"

II governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, punta a un cambio di rotta su isolamenti

II governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, punta a un cambio di rotta su isolamenti

Ancona, 13 gennaio 2022 - "Con un numero enorme di positivi e di persone in isolamento rispetto alla fase che abbiamo vissuto fino alla scorsa primavera ed estate" la nuova fase pandemica "presuppone anche un cambio di passo dal punto di vista burocratico, altrimenti rischiamo, saltando il tracciamento, di isolare per settimane persone che non hanno i requisiti per essere isolate".

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Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli commentando con i giornalisti, fuori dall’Aula del Consiglio regionale, le nuove modalità di diagnosi di infezione da Covid e di uscita dall’isolamento tramite tampone antigenico rapido, in vigore da oggi nelle Marche.

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"La possibilità di utilizzare l’antigenico rapido come strumento di diagnosi è sicuramente una novità importante – osserva –, ma spero che nelle prossime ore e nelle prossime settimane potranno esserci altre novità importanti che la Regione metterà in campo: è chiaro che le novità della Regione devono essere anche supportate da una normativa nazionale che tenga in forte considerazione le caratteristiche di questa ultima ondata, che sono assolutamente nuove".

Intervenendo sullo screening gratuito per gli studenti delle scuole superiori (dopo quello già eseguito nei giorni scorsi per gli studenti delle scuole elementari e medie), testing che potrebbe prendere avvio già da questo fine settimana, il governatore ha sottolineato che questo consentirà "lezioni in classe il più sicure possibile, in questa fase in cui la recrudescenza del virus è comunque ancora molto elevata nella nostra Regione".

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Toccando il tema del tasso di incidenza dei nuovi casi positivi, Acquaroli evidenzia che "è uno dei tassi più bassi d’Italia". "Non è vero che non consideriamo gli antigenici rapidi: - puntualizza, dopo le polemiche dei giorni scorsi sul conteggio dei positivi sollevate dalla parlamentate Pd Alessia Morani - consideriamo tutti, sia gli antigenici rapidi che i molecolari, e questo ci porta ad essere comunque una delle regioni con il minor tasso (di incidenza, ndr)".

Riallacciandosi al passaggio in zona gialla, che per le Marche è avvenuto il 20 dicembre, ricorda che in quella fase "eravamo tra i primi in Italia per incidenza dei nuovi casi positivi settimanali su 100mila abitanti", ma "l’introduzione della mascherina e l’attenzione che tanti cittadini marchigiani hanno posto nei loro comportamenti, anche nel periodo festivo, sono stati un elemento che ha ridotto la crescita della pandemia nella nostra Regione, anche numericamente: basta confrontare i dati e credo che questo possa essere un elemento di assoluta novità rispetto al trend del virus". Secondo Acquaroli, i marchigiani "mettendo in campo un atteggiamento di assoluta responsabilità, ci consentono oggi di essere tra le migliori regioni" per incidenza.