Covid Marche, oltre il 70 per cento dei nuovi contagiati ha tre dosi di vaccino

A dirlo è l’osservatorio epidemiologico delle Marche: l’incidenza è cresciuta e salirà oltre il 40%. Ma le Intensive si stanno svuotando

Il centro vaccinale del Paolinelli

Il centro vaccinale del Paolinelli

Ancona, 18 marzo 2022 - Contagi Covid in forte e costante risalita, tornano a crescere i ricoveri, ma le terapie intensive si stanno svuotando. Tutto questo alle porte della decadenza del green pass e delle limitazioni antivirus. I nuovi positivi marchigiani sono, per due terzi, cittadini vaccinati con la terza dose. Le conseguenze di questo ragionamento basato sui fatti porta a due conclusioni: la pandemia non è conclusa e il vaccino dopo quattro mesi perde efficacia, ma non al punto da provocare più casi gravi o disperati di polmoniti interstiziali bilaterali; in assenza di varianti il virus sembra sempre di più orientato a ricalcare i cr is mi dell’influenza di stagione.

A dirlo, sempre coi fatti, sono gli esperti dell’Osservatorio epidemiologico regionale delle Marche fornendo quotidianamente i dati. Il tasso di incidenza, in particolare, è in costante salita e il trend dovrebbe restare lo stesso per almeno una ventina di giorni, all’incirca fino alla metà di aprile. Statistiche alla mano, questa settimana l’incidenza salirà del 40%, ma gli esperti contano che la crescita tenderà a livellarsi attorno a 15% per poi arrivare di nuovo al cosiddetto plateau prima di riprendere la discesa fino a maggio. 

Bollettino Covid: dati e contagi nelle Marche

Negli stessi giorni di un anno fa, alla metà di marzo del 2021, Ancona e la sua provincia avevano raggiunto il loro picco massimo di contagi e di tasso di incidenza; oggi le cose sono notevolmente migliorate nonostante questa retromarcia del trend. Stando quanto rilevato, il 76% degli ultimi positivi al Covid erano vaccinati con la terza dose, segno che l’efficacia protettiva dei vaccini approvati dopo quattro mesi ai abbassa. Le intenzioni degli esperti a livello nazionale e internazionale è quella di non sottoporre la cittadinanza alla quarta dose, a parte i soggetti fragili a cui si sta somministrando. La risposta di quest’ultimi, bassa, fa pensare che con una quarta vaccinazione di massa l’affluenza sarebbe molto più bassa e dunque inutile a livello di immunità di gregge.

Molto probabile che fino a tutta l’estate si vada avanti così, con la situazione dei contagi che tornerà a scendere fino quasi a esaurirsi. È molto probabile che a settembre, o comunque in autunno, venga presentata la quarta dose, stavolta però con un nuovo prodotto vaccinale già in avanzata fase di studio. La cosa più importante al momento, come abbiamo già accennato, è che il vaccino e la terza dose soprattutto stanno proteggendo il settore più delicato, ossia la ripresa dei ricoveri in terapia intensiva. La situazione dei casi da monitorare vede coinvolti i pronto soccorso, sempre alle prese con nuovi arrivi, stesso discorso per i reparti sub o non intensivi dove qualche arrivo c’è. tuttavia, non arrivano più casi gravissimi da intubare e a rischio della morte a causa di avanzate infiammazioni polmonari.