Alluvione nelle Marche, Senigallia ringrazia chi ha aiutato la città

In seicento nel teatro per una sentita e commossa cerimonia chi ha collaborato alla ripartenza dopo il tragico 15 settembre 2022. Il sindaco Olivetti: “Vi saremo grati per sempre”

Senigallia, 25 marzo 2023 – A oltre sei mesi dalla drammatica alluvione del 15 settembre, Senigallia e il sindaco Massimo Olivetti hanno voluto ringraziare quanti hanno contribuito alla ripresa della città durante e dopo l'evento calamitoso che ha strappato alla vita 13 persone, una della quali – Brunella Chiù – ancora dispersa.

Alluvione nelle Marche: il ringraziamento ai soccorritori (foto Effimera)
Alluvione nelle Marche: il ringraziamento ai soccorritori (foto Effimera)

Una parata di forze dell'ordine, vigili del fuoco, volontari di Protezione civile, soccorritori e militi delle varie Croci e pubbliche assistenze, ma anche responsabili e dipendenti degli uffici tecnici, ordini professionali, normali cittadini che hanno contribuito con spettacoli di beneficenza, accanto a privati sostenitori, aziende e associazioni di categoria. Una parata di oltre 600 donne e uomini specializzati nella gestione delle emergenze. Giacche colorate, divise, sorrisi e qualche lacrima di sana commozione, stamattina, in un affollatissimo teatro La Fenice, nel cuore della città.

“Chi ha contributo ad aiutare la città – ha detto il sindaco Olivetti – merita la nostra gratitudine. Il senso della giornata odierna è proprio questo: ringraziare chi ci è stato accanto, chi ci ha risollevato, chi si è impegnato a supporto della popolazione”. I professionisti del soccorso sono stati tributati con una pergamena e una foto evocativa di Alberto Polonara. “...e tornarono i bambini”, il titolo dello scatto che ha vinto un concorso nazionale, che rappresenta il ritorno alla vita dopo una calamità, la gente che riprende la quotidianità e i bambini che possono – finalmente – giocare nelle strade.

Oltre al sindaco, dal palco sono intervenuti il prefetto della provincia di Ancona, Darco Pellos, il vicecommissario delegato per l'alluvione, Stefano Babini e, in rappresentanza del governatore delle Francesco Acquaroli, anche l'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi, che in quei giorni così difficili – d'intesa con la Prefettura – ha coordinato le squadre di soccorritori e volontari impegnati nei luoghi travolti “dallo tsunami di acqua e fango”, citando le parole dello stesso Aguzzi.

Quella dell'alluvione, per le Marche belle e fragili, è una ferita ancora aperta e che, probabilmente, mai si rimarginerà. Basti pensare alle persone decedute, quelle sfollate, quelle che hanno perso tutto. Ma la giornata odierna è servita in primis a ricordare chi non c'è più, ma anche per omaggiare chi – da tutta Italia – ha raggiunto le valli del Misa e del Nevola e si è messo da subito a disposizione per aiutare chi rischiava di cadere, ma è ancora in piedi. Anche grazie a loro.