MARINA VERDENELLI
Cronaca

Banca Marche, colpo di spugna: "Nessun colpevole per il crac". Ex amministratori tutti assolti

Ribaltata in Appello la sentenza di primo grado per il dissesto dell’istituto di credito regionale. L’avvocato dell’ex dg Massimo Bianconi: "Finalmente un collegio che gli ha restituito l’onore" .

L’ex direttore generale Massimo Bianconi in primo grado era stato condannato a dieci anni e mezzo

L’ex direttore generale Massimo Bianconi in primo grado era stato condannato a dieci anni e mezzo

Nessun colpevole per la bancarotta fraudolenta con distrazione che portò al dissesto del più grande istituto di credito regionale e alla perdita di molti soldi da parte dei risparmiatori, che avevano creduto nella banca investendo anche i risparmi di una vita. Si è chiuso con un’assoluzione piena per tutti i sei imputati il processo di Appello per il crac di Banca Marche. Una sentenza clamorosa, visto che ha ribaltato completamente il giudizio di primo grado, all’esito del quale le stesse persone, a gennaio del 2023, avevano preso condanne fino a 10 anni e mezzo di reclusione. Il verdetto è arrivato nel primo pomeriggio di ieri, dopo una camera di consiglio durata quasi quattro ore, con la lettura del dispositivo fatto dalla giudice Antonella Di Carlo, che presiedeva la Corte. Assolti, con diverse formule utilizzate quali "il fatto non sussiste", "per non aver commesso il fatto" e perché "il fatto non costituisce reato", Massimo Bianconi, ex direttore generale di Banca Marche (in primo grado aveva preso 10 anni e mezzo di condanna), Stefano Vallesi, vice direttore generale Area Mercato di Bdm (era stato condannato a 9 anni), Giuseppe Barchiesi, ex dg di Medioleasing (la condanna di primo grado era stata di 7 anni e mezzo), Daniele Cuicchi, ex capo servizio commerciale Medioleasing (aveva preso 4 anni e mezzo), Massimo Battistelli, ex capo area crediti Bdm (condannato a 4 anni e 10 mesi in primo grado), e Giuseppe Paci, ex capo concessione crediti Bdm (in primo grado aveva preso 5 anni e 8 mesi). I sei assolti di ieri rientravano tra i 12 imputati complessivi nel processo di Bdm: in primo grado erano arrivate già le assoluzioni per metà di loro.

La Corte, sempre ieri, ha dichiarato inammissibile il ricorso per Tonino Perini, uno degli imputati, già assolto in primo grado, che ha voluto fare appello perché non gli piaceva la formula assolutoria avuta. Bianconi non è venuto ad Ancona ieri per la sentenza, che gli è stata comunicata subito dal suo difensore. "Non c’era per scaramanzia – ha commentato l’avvocato Renato Borzone, che ha difeso l’ex dg insieme all’avvocato Tiziana Bellani del foro di Milano –. La sentenza di primo grado è stata clamorosamente ingiusta, finalmente abbiamo trovato un collegio che con grande attenzione ha esaminato le carte e ha raggiunto la verità restituendo l’onore a Massimo Bianconi. Era fermamente convinto che ci sarebbe stata questa decisione, però con la giustizia a volte non si può sapere. È stata una battaglia durata molti anni e averla portata a compimento è fonte di grande soddisfazione".

Bianconi e Vallesi erano finiti a processo anche per le posizioni ricoperte nella controllata Medioleasing, ma la Procura generale per questi capi di imputazione ne aveva chiesto l’assoluzione (perché non era stata mai dichiarata insolvente, ma ceduta a terzi), mentre per Bdm aveva chiesto una riduzione di pena. Le motivazioni usciranno tra novanta giorni.