
Il deputato azzurro Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia nelle Marche
Francesco Battistoni, deputato e commissario di Forza Italia nelle Marche, fissiamo l’asticella per le elezioni regionali: possiamo dire che l’obiettivo è di essere la seconda forza del centrodestra?
"Preciso che le competizioni interne non ci interessano. Detto questo, le reali aspirazioni di Forza Italia sono in primis di lavorare bene e di radicarsi sempre più nei territori come partito moderato di centro. Sì, puntiamo a essere la seconda forza della coalizione di centrodestra, nella quale possiamo portare la nostra salda convinzione e i nostri valori europeisti. Facciamo parte del Ppe (Partito popolare europeo), crediamo nell’Ue e siamo convinti che rappresenti un faro per affrontare e vincere le sfide del nostro tempo. Vogliamo crescere, lo stiamo facendo a ogni elezione e intanto altri amministratori si sono avvicinati al nostro partito".
Anche in Consiglio regionale, dove diversi consiglieri della Lega sono passati nel gruppo di Forza Italia.
"Mi permetta di precisare: Giovanni Dallasta è entrato in Consiglio regionale nel gruppo misto, Mirko Bilò e Lindita Elezi avevano già lasciato la Lega per il gruppo misto, prima di aderire a Forza Italia. Sono contento del fatto che ci abbiano scelto, perché significa che siamo attrattivi e che i nostri valori sono aggreganti. In questa strategia si inseriscono i congressi provinciali e comunali che abbiamo celebrato nelle Marche su indicazione del nostro segretario, il vicepremier Antonio Tajani. Ci hanno permesso di avvicinare nuove figure e di accrescere il radicamento del partito. Nelle Marche abbiamo raggiunto la quota di 3.200 tesserati".
Base Popolare dell’ex governatore Spacca propone una lista dei moderati. Ci state?
"Guardi, abbiamo già iniziato questo percorso alle regionali di cinque anni fa. Nella nostra lista c’erano il simbolo di Forza Italia e quello dei Civici Marche, a dimostrazione che vogliamo unire anche il mondo civico che si riconosce nei valori moderati e cattolici. Aggiungo: alle elezioni europee Tajani ha presentato il manifesto dei sindaci civici che si riconoscono nel programma di Forza Italia. Come vede, siamo disponibili al dialogo con tutte le forze che si riconoscono nei valori del Ppe".
Quindi ci state?
"Ripeto: se c’è condivisione di valori e programma, siamo aperti al dialogo. Ma non chiamiamola lista dei moderati, moderato è un termine del quale si abusa negli ultimi tempi. Definiamola piuttosto come una lista di forze che si riconoscono nel Partito popolare europeo".
Veniamo ai vostri cavalli di battaglia, il Ddl per la decontribuzione per le imprese delle Marche come regione in transizione e la Zona logistica semplificata. A che punto siamo?
"Stiamo andando avanti, la priorità è di ascoltare e supportare le categorie produttive. In finanziaria è stato approvato un ordine del giorno sulla decontribuzione per le imprese delle Marche. Ovviamente sono percorsi complessi, che richiedono passaggi anche a livello comunitario. Abbiamo interessato i vertici nazionali del partito".
Priorità?
"La valorizzazione del made in Italy (moda, mobili, agroalimentare), punto di forza della regione, e massima attenzione al potenziamento delle infrastrutture. Le Marche devono essere collegate meglio: ci sono già progetti e stanziamenti del governo, andiamo avanti".
A proposito, da vicepresidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici ha seguito il problema dei cantieri sull’A14 tra San Benedetto e Grottammare. Quando vedremo la fine?
"Intanto le anticipo che prima della chiusura estiva dei cantieri proporrò un altro sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori".
Alle regionali la sfida sarà con il centrosinistra (probabilmente il "campo largo") guidato dall’europarlamentare dem Matteo Ricci. Preoccupato?
"Ogni elezione è una partita a sé stante, va affrontata con il giusto spirito e la convinzione di avere intrapreso la strada giusta in questi cinque anni di amministrazione regionale. Rispetto per tutti, paura di nessuno".