OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Ecco l’estate, che tempo farà?: "Temperature sopra la media, sarà tra le più calde di sempre"

Le previsioni del meteorologo Fazzini: ma senza i picchi da record degli ultimi due anni "Periodi miti e brevi ondate di calore fino a 40 gradi, è il trend tipico del clima estremo".

Turiste sulle spiagge marchigiane, ecco il primo assaggio d’estate (foto d’archivio)

Turiste sulle spiagge marchigiane, ecco il primo assaggio d’estate (foto d’archivio)

Che tempo farà nell’estate ormai alle porte? Ecco, con l’avvicinarsi della stagione estiva cresce l’attenzione rispetto alle condizioni meteo che interesseranno il territorio marchigiano nei prossimi tre mesi. Va detto che lo scenario sembra sostanzialmente in linea con gli ultimi anni: caldo intenso, ma leggermente meno estremo rispetto al recente passato, e una disponibilità idrica migliore in partenza, anche se la siccità resta pur sempre una minaccia concreta.

Massimiliano Fazzini, climatologo e meteorologo, che estate ci aspetta nelle Marche?

"Come ogni previsione di carattere stagionale, parliamo di tendenze e non di certezze. Tuttavia, negli ultimi quindici giorni tutti i principali modelli climatici hanno mostrato un trend piuttosto chiaro: le temperature estive saranno mediamente superiori di circa un grado o un grado e mezzo rispetto alla media del trentennio 1991-2020, che è il periodo di riferimento utilizzato per questi studi. In sostanza, ci attendiamo un’estate calda, coerente con le tendenze degli ultimi anni, senza particolari novità oppure rotture rispetto al passato recente".

Le ondate di calore saranno intense come quelle del 2022 e del 2023?

"No, probabilmente non raggiungeremo i livelli estremi degli ultimi due anni, che hanno fatto segnare record storici per quanto riguarda il caldo estivo degli ultimi centocinquanta anni. Quest’anno ci aspettiamo comunque un’estate molto calda, forse tra le cinque o sei più calde di sempre, ma senza i picchi record degli ultimi due anni".

Ci saranno fasi particolarmente calde?

"Sì, come di consueto il periodo più caldo dovrebbe concentrarsi tra l’ultima decade di luglio e la prima decade di agosto, che climaticamente rappresentano il picco stagionale per le temperature elevate in tutta l’Italia, comprese le Marche".

Possiamo dare qualche valore indicativo delle temperature attese?

"Per le Marche, la media delle massime di luglio sarà intorno ai 31°C. Potremo avere dei periodi relativamente miti, con temperature attorno ai 29-30°C, alternati a brevi ondate di calore con valori che potranno sfiorare oppure superare i 40°C. Questo andamento è tipico del clima estremo a cui ci stiamo abituando, caratterizzato da forti oscillazioni e da improvvisi cambiamenti, piuttosto che da una calura moderata e continua come accadeva in passato".

E dal punto di vista delle piogge?

"Giugno potrebbe registrare un deficit del 10-15% di precipitazioni, mentre luglio e agosto dovrebbero essere nella media o leggermente sopra, con un possibile surplus del 10%. Ma parliamo di quantità minime, facilmente concentrate in singoli episodi temporaleschi intensi".

Quindi possiamo dire che l’estate sarà nella norma per le precipitazioni?

"Sì, nella norma oppure leggermente superiore. Tuttavia, come spesso accade, potrebbe piovere tanto in un solo evento e poi nulla per settimane. La distribuzione è molto importante, non basta la quantità".

Quali ripercussioni potremmo avere in termini di siccità?

"Anche con qualche temporale, l’acqua spesso finisce subito in mare e non filtra nel terreno. Quindi, è probabile che anche quest’anno avremo un’estate subtropicale con deficit idrico nei mesi centrali".

Ci sono zone della regione più esposte di altre?

"Non particolarmente. I modelli stagionali lavorano su scala vasta, e questa previsione può essere estesa a tutto il medio versante adriatico. La buona notizia è che partiamo da una situazione migliore rispetto agli ultimi due anni, con un surplus del 10% circa nelle precipitazioni dei primi mesi dell’anno".

Anche le temperature primaverili sono state favorevoli?

"Sì, aprile e maggio sono stati mesi miti. Maggio ha registrato un’anomalia negativa rispetto alla media. È il primo mese sotto la media da quasi due anni, un piccolo segnale positivo".

Questo significa che possiamo affrontare l’estate con meno preoccupazioni?

"Grazie a temperature miti e piogge discrete nei mesi primaverili, affrontiamo l’estate con una maggiore disponibilità idrica rispetto al passato recente. Ma resta fondamentale non sprecare l’acqua, che è sempre più un bene prezioso".

Per quanto riguarda il mare e i venti, invece, che cosa si può dire?

"La modellistica climatica si concentra sulle temperature e sulle precipitazioni. I venti e il moto ondoso dipendono da dinamiche più complesse di pressione su scala europea e mediterranea, quindi per ora non abbiamo dati utili per fare previsioni attendibili su questi aspetti".