ALESSANDRO CAPORALETTI
Cronaca

Fede (Cinque Stelle): "Prima il programma, candidato sia garante"

Il deputato M5s: ok Ricci, ma ne proporremo uno anche noi "Spacca non c’è? Meglio. Calenda si tolga dall’imbarazzo".

Il deputato Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle

Il deputato Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle

Movimento Cinque Stelle, "Dipende da Noi" e Rifondazione comunista allo stesso tavolo: stesse richieste "a tutti i partiti dell’alleanza progressista", incontri pubblici organizzati insieme su sanità e servizi socio-sanitari. Giorgio Fede, deputato M5s e coordinatore regionale, non è che state iniziando una campagna elettorale parallela?

"Guardi, noi siamo convintamente consapevoli che la ricerca dell’unità del centrosinistra è una condizione necessaria, ma attenzione, i marchigiani non cercano un nuovo leader. Certo, sarà un passaggio indispensabile, ma prima servono delle proposte di cambiamento e di discontinuità per il governo della Regione, altrimenti il giorno dopo le elezioni saremo daccapo".

Quindi?

"Quindi, e lo ripeterò fino a risultare stucchevole, definiamo un programma comune per una coalizione in cui tutti stiano in modo confortevole, mettiamoci una firma e poi individuiamo un candidato che di quel programma sia garante. Punto".

Scusi, mi risulta ci sia già un tavolo di coalizione del centrosinistra.

"C’è, ma va troppo a rilento. Ci riuniremo oggi (ieri, ndr) per la seconda volta e invece bisogna accelerare, andare avanti in modo spontaneo e non spintaneo, dopo mail e solleciti. Prenda il conclave..."

Cioè?

"I cardinali si sono chiusi nella Cappella Sistina e in tre giorni hanno eletto il successore di Francesco. Paragone ardito, ma attuale. Dico che dovremmo farlo anche noi, con le dovute differenze ovviamente".

Allora partiamo dai fondamentali. L’M5s è disponibile a stare per la prima volta in un "campo largo" nelle Marche?

"Decisamente sì. All’assemblea costituente del movimento oltre il 90% degli iscritti ha votato la disponibilità a stare in coalizione, ma a una condizione, che ci sia un programma chiaro. I nostri elettori devono sapere che cosa vogliamo fare".

La candidatura dell’europarlamentare dem Matteo Ricci vi piace?

"Non abbiamo alcuna preclusione e prendiamo atto della disponibilità data dal Pd. È sacrosanto che ogni forza politica faccia la sua proposta, infatti la faremo anche noi".

Proporrete un candidato?

"Sì, lo proporremo, pur consapevoli che il primo presupposto è stare insieme. Non vogliamo imporre nulla e sia chiaro, non è una competizione sulle poltone, quella non interessa a nessuno. È una competizione sulla migliore proposta possibile, purché radicalmente alternativa ad Acquaroli".

Parlando di programma, quali sono i punti da cui non si prescinde?

"Primo, no all’inceneritore che la Regione ha inserito nel piano dei rifiuti. Siamo per una gestione ecocompatibile, più differenziata e riciclo. Sulla sanità non serve dica nulla, il fallimento della giunta è sotto gli occhi di tutti. E poi la difesa dei beni comuni, lo stop al consumo di suolo e così via".

Ma sono le stesse cose che dice Ricci.

"Appunto, il problema è di metodo. Il programma va condiviso al tavolo di coalizione, non voglio doverlo leggere sui giornali il giorno dopo eventi o conferenze".

A proposito, Base Popolare dell’ex governatore Spacca non c’è.

"Meglio, il rinnovamento deve essere anche nelle persone. Non ci piace chi si sposta qua e là a seconda di come tira il vento, di solito sono personaggi che fanno nascere le coalizioni, ma poi le fanno anche cadere. Non dobbiamo soltanto vincere, ma anche governare, e governare bene".

E con Azione e Iv come la mettiamo?

"Siamo una forza politica nazionale, ci muoviamo secondo una storia, non con geometrie variabili. In Umbria, Liguria, Abruzzo e Basilicata in coalizione c’erano anche candidati di Iv, ma nell’ambito di liste civiche, e ci siamo stati senza problemi. Abbiamo chiesto di togliere il simbolo ovunque".

E Calenda?

"Beh, quando dice ’dobbiamo annientare i Cinque Stelle’, non possiamo che prenderne atto. Lo togliamo pure dall’imbarazzo, ma si tolga anche lui, sia coerente".