
Sulle spiagge marchigiane è scoppiata l’estate: nella foto, la spiaggia di Pesaro
Nardo Filippetti, pesarese, ha una catena alberghiera che si chiama Lindbergh. Con hotel per tutti i gusti, perché si va dai 5 stelle ai 4 stelle. Oltre 300 camere solo a Pesaro. Ha fondato il tour operator Eden Viaggi, inglobato poi da Alpitour; è stato presidente nazionale di Confindustria Viaggi e anche vicepresidente di Federturismo. Tra i vari incarichi, anche componente del cda dell’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara.
Filippetti, come si apre questa stagione turistica?
"In questo momento è difficile da decifrare l’estate che abbiamo davanti, anche perché la gente si sta muovendo molto sotto data. Il che vuol dire che guarda il telefonino e se il tempo è buono, magari decide di fare il weekend al mare. Non c’è programmazione, per questo è difficile fare previsioni".
Quali altri fattori pesano, oltre al bel tempo?
"Anche il fatto che sta cambiando il modo di pensare la vacanza. E cioè solo dormire e prima colazione, dopodiché uno mangia dove e quando vuole. Avere insomma libertà e non avere condizionamenti legati agli orari. E per questa ragione molti preferiscono affittare le case vacanze".
Cosa paga chi gestisce hotel?
"Sicuramente una cosa che pesa, guardando a come si muovono i flussi dei villeggianti, è certamente la qualità dell’ospitalità e anche il servizio".
Stranieri se ne vedono?
"C’è un ritorno verso l’Italia e verso di noi del turismo tedesco e non solo. Ma non stiamo parlando comunque di villeggianti altospendenti".
Come vettore turistico l’aeroporto Raffaello ha un suo peso?
"Stanno lavorando e facendo accordi, anche con la compagnia Ryanair, che è uno di quei vettori che spostano grandi numeri e basta vedere sotto questo profilo l’incremento di passeggeri che ha avuto lo scalo di Bologna. Ci sono diversi voli su Ancona, per cui sotto questo aspetto diciamo che stanno lavorando bene".
Due località sono finite sotto i riflettori la scorsa stagione per l’incremento di presenze: una è Senigallia e l’altra è Civitanova. Perché?
"Sono due i fattori che hanno giocato a favore di queste due località. Sono cioè riuscite a convogliare soprattutto molti villeggianti che arrivano dall’Umbria. E con la riapertura del traforo della Guinza, nella parte nord della regione, il flusso potrebbe tornare anche nel Pesarese. Poi c’è una particolarità, che è quella di Senigallia".
E sarebbe?
"Che l’assessore al turismo viene dal settore dell’ospitalità e quindi è una figura che parla di una cosa che conosce. Perché fare accoglienza è il suo mestiere. Una cosa che noi albergatori auspichiamo sia estesa anche ad altre città. Compresa la mia, dove chiediamo di essere ascoltati, anche per dare suggerimenti e concordare iniziative, ma non accade nulla. Mettono in posti chiave come quello del turismo persone che nella vita hanno fatto tutt’altro mestiere. E dico questo perché il turismo è un mondo che va ascoltato bene, perché sta cambiando".
Altro spunto di riflessione per molti è questo: i soldi per le vacanze ci sono? Quanta verità c’è in questo interrogativo?
"Sicuramente la situazione non è bella anche a livello internazionale, molte aziende sono preoccupate per i dazi e questo si riflette anche sui dipendenti, per cui c’è una maggiore attenzione a spendere. Le persone in generale sono più attente".
Col personale come andiamo?
"Sempre più difficile da trovare, anche perché alla fine, nonostante si parli tanto di destagionalizzare, il turismo dura tre o quattro mesi".
Maurizio Gennari