
La partenza dei passeggeri: circa 330 per ogni corsa della Subappennina Italica
PERGOLA (Pesaro e Urbino) Il progetto di Fondazione Fs si chiama "Binari senza tempo". Sono dieci vecchie linee ferroviarie in Italia, una nelle Marche, seicento e più chilometri di strada ferrata resuscitati dal dimenticatoio. "Binari senza tempo", nomen omen, o quasi, perché sui treni storici – così li chiamano – non c’è orario, né fretta. Anzi, gli esperti di turismo dicono che il viaggio in carrozza indietro nei decenni, o nei secoli, sia come una sorta di ritorno al futuro: sì, del turismo. Lento, sostenibile, esperienziale o di prossimità, chiamatelo pure come volete, ma la nuova frontiera passa anche da qui, nelle Marche. Locomotiva diesel, carrozze "centoporte" degli anni trenta, bagagliaio e trentuno chilometri di binari (doppi) costruiti sul finire dell’Ottocento da Fabriano fino a Pergola, e ritorno, sui saliscendi della valle del Cesano a cavallo tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino. Benvenuti a bordo della "Subappennina Italica", il progetto pilota lanciato da Fondazione Fs con la Regione Marche, dove secondo gli ultimi dati, dal 2021 al primo semestre del 2025 (saltando alcuni mesi tra 2022 e 2023, quando il servizio è stato interrotto per l’alluvione) "hanno viaggiato quindicimila passeggeri in quarantotto corse turistiche da trecentotrenta persone ciascuna (accompagnatori compresi)", fa di conto Francesco Baldelli, l’assessore regionale alle infrastrutture. "Dicevano che era un ramo secco, noi invece ci abbiamo creduto. E i dati ci danno ragione". Come a dire, c’è vita per un "vecchio" treno anche oltre il servizio di trasporto, gli orari, le corse e le stime dei passeggeri fatte da chi deve decidere sulla carta se tenere in piedi una tratta conviene ancora oppure no: dal 2013 al 2021 è stato anche così. "Ma i servizi ferroviari turistici rappresentano un moltiplicatore potentissimo in termini di generazione di Pil. Ne abbiamo la prova", ribatte Baldelli. Sono altri numeri, quelli turistici, e cita. "Il ruolo delle ferrovie nello sviluppo del turismo in Italia è il titolo della tesi di laurea all’Università di Urbino di Valerio Pretelli – va a memoria l’assessore –. Ebbene, con la Subappennina presa a caso di studio, in quel lavoro si certifica che nel parco dell’ex miniera di zolfo di Ca’ Bernardi, a Sassoferrato (uno dei siti toccati dalla rediviva Subappennina, ndr), l’incremento dei turisti è stato del 162% sul 2019 e il fatturato è aumentato del 55-65%. E ancora: nel 2024, il museo dei bronzi dorati di Pergola ha superato quota ventimila biglietti staccati, più 100% rispetto al 2019". E tra le nuove mete è stato inserito di recente anche il monastero di Fonte Avellana, alle pendici del monte Catria, nel Comune di Serra Sant’Abbondio. Dal particolare al generale, e viceversa, il passo è breve. Uno studio commissionato dalla Fondazione Fs alla Bocconi ha stimato l’impatto socio-economico dei servizi ferroviari di stampo turistico. Risultato: per ogni euro investito dal passeggero (turista) per il biglietto del treno, altri tre piovono sul territorio, spesi per ricettività (hotel), accoglienza (ristorante), shopping o acquisto di prodotti enogastronomici o artigianali. E l’equazione di Uniontrasporti (società in house delle Camere di commercio) è: ogni euro investito nelle infrastrutture genera un ritorno doppio in termini di indotto, calcola Baldelli. Come a dire, se non credete a me... "Abbiamo dimostrato come l’accessibilità (ferroviaria, in questo caso) possa rigenerare l’economia di territori dalla grande capacità attrattiva, in particolare le aree interne – scandisce –. È l’assunto che anima il piano per le infrastrutture Marche 2032 della giunta Acquaroli (prossimo all’approvazione definitiva, ndr), nel quale chiediamo a Rfi di riportare in vita altri due tratti di ferrovia, la Pergola-Urbino e la Fano-Fossombrone. Così potremmo chiudere il cerchio dell’anello ferroviario che immaginiamo per le Marche". E sul treno del turismo chi sale? Soprattutto i marchigiani, ma anche passeggeri da altre regioni (Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Veneto ex aequo sul podio) e dall’estero: Austria, Francia, Inghilterra e Olanda in primis. Tutti a bordo, si parte...